INCONTRO A ROMA - 13 LUGLIO 2016
Giornate di approfondimento e formazione sul commercio di armi e sugli intrecci con il mondo finanziario. Il business delle armi è un problema per la costruzione di pace e diritti umani nel mondo, la società civile deve ritornare ad agire per maggiore trasparenza e applicazione rigorosa della Legge 185/90 e del Trattato Internazionale sugli armamenti
Bombe e accordi militari italiani continuano a favorire regimi autoritari e conflitti, mentre la trasparenza è sempre più compromessa. Una situazione inaccettabile: Rete Disarmo fa appello al Parlamento affinché ritorni ad occuparsi dell'export militare italiano per una rigorosa applicazione della legge 185/90.
Presidio e manifestazione mercoledì 25 maggio
Alla Spezia 45 cittadini hanno presentato in Procura l’esposto della Rete Italia per il Disarmo per chiedere di indagare sulle forniture di bombe dall'Italia all’Arabia Saudita. Nei mesi scorsi anche dalla Spezia sono stati inviati munizionamenti alla coalizione sunnita che sta bombardando lo Yemen senza mandato internazionale
Embargo? Nonostante l’accordo europeo a non fornire armi alla dittatura
Grandi affari
30mila pistole “made in Italy” hanno rifornito gli apparati di pubblica sicurezza
Stefano Pasta
L'Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo ha analizzato la relazione al Parlamento sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento
Paolo Salvatore Orrù
Analisi da Valori di Ottobre 2015
Emanuele Isonio
La Polemica
Documentati i trasporti di armamenti destinati ai raid dei caccia sauditi. Appello dei pacifisti al governo: fermate quelle spedizioni
Nello Scavo
“Ribadiamo la nostra richiesta al Governo italiano di sospendere l’invio di bombe e armamenti a tutti i paesi militarmente impegnati nel conflitto in Yemen”, chiedono Rete Italiana per il Disarmo, Amnesty International Italia e l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Difesa e Sicurezza (OPAL) di Brescia.
Sotto attacco la legge sulla vendita di armi a Paesi in guerra. La generazione che si oppose e lo scandalo odierno
Eugenio Melandri
L’Italia continua a spedire bombe all’Arabia Saudita impegnata nella guerra contro lo Yemen. Ma il governo tace.
La Rete Disarmo ha quindi presentato una serie di esposti per verificare il rispetto della legge 185/90
Emanuele Isonio
Sabato 27 febbraio presso il Centro multiculturale italosloveno di Trieste, sede storica di iniziative per la Pace ingiustamente sottoposta a sfratto, è stata illustrata una denuncia per inosservanza della legge 185/'90 in materia di esportazione d'armi, dall'Italia verso l'Arabia Saudita, presentata alla locale Procura della Repubblica.
Intervista al Vicepresidente dell'Istituto di Ricerca Archivio Disarmo
Paolo Salvatore Orrù
Intervista a don Renato Sacco di Pax Christi
«Dobbiamo vigilare il settore degli armamenti con più cognizione di causa»
Luigi Marachella
È atterrato poco prima delle 10 in Arabia Saudita un cargo carico di bombe MK-80 fabbricati in Sardegna. È la seconda spedizione nel giro di tre settimane, da un aeroporto civile e in palese violazione della legge 185 sull'export di armi. Il destino delle bombe? Facile immaginarlo: Yemen. E questa volta il Governo sapeva e non ha fatto nulla
Sara De Carli
Mauro Pili di Unidos l'ancia l'allarme da Facebook. Gli ordigni fabbricati dalla RWM Italia S.p.a. saranno utilizzati nella sanguinosa guerra in Yemen. La società: "Esportazioni nel rispetto della legge"
Enrico Piovesana