
Istruzioni per la mobilitazione in occasione delle Giornate Mondiali sulle Spese Militari (GDAMS) 2017, che si celebrano dal 18 al 28 aprile

Anche Rete Disarmo a sostegno dei Global Days of Actions on Military Spending
#welfarenotwarfare
Pubblicati i dati SIPRI relativi al 2015: il totale dei fondi destinati ad armi ed eserciti cresciuto dell'1% in termini reali. Dopo tre anni di stasi riprende la crescita iniziata nel 2001.

Secondo i primi parziali dati sulla Legge di bilancio dello Stato, il ministero di via XX Settembre guidato da Roberta Pinotti avrà a disposizione nel 2016 fondi sostanzialmente identici a quelli del 2015. Per non destare l'attenzione pubblica ed incamerare più fondi in maniera meno esposta, ecco l'equivoco su "valore assestato" e "valore previsto". Sono 937 i milioni a disposizione delle missioni militari.
Francesco Vignarca

Rete Disarmo è fortemente critica: «Nessun cambio di prospettiva rispetto al passato», dice. «Ancora centinaia di milioni destinati a missioni armate poco efficaci e solo le briciole a progetti di cooperazione civile».
Luciano Scalettari

Vignarca: serve legge quadro - "Se decreti non passano militari all'estero senza copertura finanziaria e politica"

Stoltenberg ha detto che l’Italia ha tagliato i fondi ma i dati della Difesa sono diversi
Enrico Piovesana

Il coordinatore di Rete Disarmo Francesco Vignarca commenta così la notizia - non ufficiale - di un intervento armato dei nostri caccia in Iraq che arriva in pieno scontro tra Tesoro e Difesa per intervenire sul bilancio - 23 miliardi - del ministero: "Quale carta migliore di una ‘necessità operativa’ per difendere i fondi destinati alla spesa militare?"
Enrico Piovesana

Il premier lo vorrebbe fare, come si legge nella sua controproposta all'Unione europea. Ma i precedenti non sono a suo favore: in particolare Francia e Germania sono sempre state contrarie a una riduzione dell'acquisto di armamenti
2 luglio 2015

Prevista una spesa di almeno 23,6 miliardi di euro per il 2014
Con la presentazione in Parlamento delle bozze di Legge di Bilancio e di Legge di Stabilità per il 2014 è oggi possibile elaborare una valutazione anche di quella parte della spesa pubblica legata al mondo militare. Risultato: nessun taglio significativo

Anche il Senato conferma la scelta della Camera, anche se la maggioranza degli italiani è contraria al caccia. L’azione delle campagne disarmiste non si ferma e cercherà di portare la propria voce negli approfondimenti parlamentari.

Acquistare i 131 caccia bombardieri F35 nell'ambito del programma Joint Strike Fighter costerà all'Italia almeno 15 miliardi di euro.
Una campagna e molte voci chiedono da tempo di evitare questa spesa. Fino ad ora la risposta dei fautori del progetto era stata: “Le penali sono troppo alte”. Ma l'inchiesta di Altreconomia dimostra una cosa diversa.
Francesco Vignarca

Un appuntamento per discuterne con Governo, Parlamentari, militari, industria e società civile

Rinunciando ai cacciambordieri e tagliando benefit e supercompensi si potrebbero recuperare 4,5 miliardi, utili per affrontare le priorità del Paese
Francesco Vignarca

In anteprima per Altreconomia l'analisi del documento del Pentagono che analizza le problematiche del programma degli F-35 e lancia un forte allarme sui rischi di ritardo. L'Italia potrebbe aver iniziato ad acquistare velivoli che non hanno raggiunto le caratteristiche e specifiche tecniche previste dal contratto.
Francesco Vignarca

La Rete per il disarmo denuncia la scarsa chiarezza delle voci della Legge di stabilità relative alle spese militari: dovrebbero aggirarsi sui 23,6 miliardi
Lorenzo Montanaro

Non solo F35, blitz del Ministro Mauro e la norma è nella manovra
3 dicembre 2013 - Daniele Martini

Fondo aumentato di 1,5 milioni nel 2013 e di 10 milioni nel 2014
FSp