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Riconvertire la spesa militare, per risolvere crisi umanitarie

Fonte: Rete Disarmo - International Peace Bureau - 25 maggio 2016

Il World Humanitarian Summit di Istanbul (23-24 maggio 2016) si è concluso con l’obiettivo di raccogliere tra i 20 e i 30 miliardi di dollari per affrontare le terribili crisi umanitarie oggi in corso (tra le peggiori della storia).

Pochi soldi, se confrontati con le spese militari mondiali… Forse è un problema di scelte di fondo?

WHS welfare not weapons

La Rete Italiana per il Disarmo si unisce all’appello promosso dall’International Peace Bureau (e non ascoltato dai Governi ad Istanbul) che chiede uno spostamento di fondi dalla spesa militare a quella sociale e per le crisi umanitarie.

"We pledge to reallocate 10% of our national military budget this year for rapid application to humanitarian projects. We support, and urge other governments to support, the proposal to establish a global fund into which such resources can be invested; to be managed by the United Nations in order to reach those most in urgent need.”

“Chiediamo di ri-allocare almeno il 10% del budget militare (nazionale e mondiale) di quest’anno per un rapido sostegno a progetti umanitari. Sosteniamo (e chiediamo ai Governi di sostenere) la proposta di creare un fondo globale in cui investire tali risorse, gestito dalle Nazioni Unite e diretto ad aiutare le popolazioni con le necessità umanitarie più urgenti”

 

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#WelfareNotWeapons

Note: Fonti: Sipri - Green Climate Fund - IPB
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