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Appello del Papa: Diminuire le spese militari

Fonte: Vita.it - 12 gennaio 2010

Papa Benedetto XVI chiede una diminuzione delle spese militari, soprattutto degli armamenti nucleari. Lo ha fatto nel suo tradizionale discorso di inizio anno al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, ieri in Vaticano. Durante il suo intervento, il Papa ha ripreso il suo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest'anno, dedicato alla questione ambientale. La difesa dell'ambiente «è un importante fattore di pace e di giustizia», ha affermato il Pontefice, insistendo sul fatto che «fra le tante sfide che essa lancia, una delle più gravi è quella dell’aumento delle spese militari, nonché quella del mantenimento o dello sviluppo degli arsenali nucleari. Ciò assorbe ingenti risorse, che potrebbero, invece, essere destinate allo sviluppo dei Popoli, soprattutto di quelli più poveri».
Il Papa ha fatto un riferimento alla prossima Conferenza di esame del Trattato di Non-Proliferazione nucleare, in programma a New York a maggio. Si è detto fiducioso che «vengano prese decisioni efficaci in vista di un progressivo disarmo, che porti a liberare il pianeta dalle armi nucleari».
Ha condannato «la produzione e l’esportazione di armi», che contribuiscono «a perpetuare conflitti e violenze» soprattutto in Africa: un riferimento esplicito ai conflitti nel Darfur, in Somalia e nella Repubblica Democratica del Congo, deplorando l'«incapacità delle parti direttamente coinvolte di sottrarsi alla spirale di violenza e di dolore generata da questi conflitti».
Una situazione resa più drammatica, per «l’apparente impotenza degli altri Paesi e delle Organizzazioni internazionali a riportare la pace, senza contare l’indifferenza quasi rassegnata dell’opinione pubblica mondiale».

Il legame tra guerre e devastazione dell'ambiente è stato meso inrilievo in molti passaggi del discorso da parte del Papa. «In questa solenne circostanza», ha detto, «desidero rinnovare l’appello che ho lanciato il 1° gennaio durante la preghiera dell’Angelus a quanti fanno parte di gruppi armati di qualsiasi tipo affinché abbandonino la strada della violenza e aprano il loro cuore alla gioia della pace».
Queste “gravi violenze”, ha spiegato Benedetto XVI, «unite ai flagelli della povertà e della fame, come pure alle catastrofi naturali ed al degrado ambientale, contribuiscono ad ingrossare le fila di quanti abbandonano la propria terra... Anche per questa ragione ripeto con forza che, per coltivare la pace, bisogna custodire il creato!».
Il Papa ha fatto un riferimento al Sinodo per l'Africa: «I Padri sinodali hanno segnalato con preoccupazione l’erosione e la desertificazione di larghe zone di terra coltivabile, a causa dello sfruttamento sconsiderato e dell’inquinamento dell’ambiente. In Africa, come altrove, è necessario adottare scelte politiche ed economiche che assicurino forme di produzione agricola e industriale rispettose dell’ordine della creazione e soddisfacenti per i bisogni primari di tutti», ha ricordato
Il Papa ha esortato tutti i Paesi «ad operare con fiducia e generosità per la dignità e la libertà dell’uomo», consapevoli che »l’ecologia ambientale ne trarrà beneficio, poiché il libro della natura è uno ed indivisibile».

Note: Articolo al link http://beta.vita.it/news/view/99341
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