Papa Benedetto XVI: le spese militari sottraggono risorse ai paesi poveri
Benedetto XVI ha denunciato oggi, nel discorso al Corpo diplomatico, "l'aumento delle spese militari, nonche' quella del mantenimento o dello sviluppo degli arsenali nucleari". E questo, ha spiegato, "assorbe ingenti risorse che potrebbero, invece, essere destinate allo sviluppo dei popoli, soprattutto di quelli piu' poveri. Confido, fermamente, che nella Conferenza di esame del Trattato di Non-Proliferazione nucleare, in programma per il maggio prossimo a New York, vengano prese decisioni efficaci in vista di un progressivo disarmo che porti a liberare il pianeta dalle armi nucleari".
Agli ambasciatori riuniti nella Sala Regia il Papa ha ricordato quanto da lui detto al recente vertice mondiale della Fao sulla sicurezza alimentare: "La Terra puo' sufficientemente nutrire tutti i suoi abitanti... purche' l'egoismo non porti alcuni ad accaparrarsi beni destinati a tutti".
Il Papa ha anche chiesto alla comunita' internazionale "che non si rassegni al traffico di droga e ai gravi problemi morali e sociali che esso genera". Ha esortato percio' a "custodire il creato con la riconversione di tali attivita'" e a adottare "scelte politiche ed economiche che assicurino forme di produzione agricola e industriale rispettose dell'ordine della creazione e soddisfacenti per i bisogni primari di tutti".
Ne' e' mancato nel suo discorso un nuovo appello alle autorita' a seguire la via della "giustizia, della solidarieta' e della lungimiranza" nel trattare i migranti. "Le gravi violenze, unite ai flagelli della poverta' e della fame, come pure alle catastrofi naturali e al degrado ambientale, contribuiscono a ingrossare le file di quanti abbandonano la propria terra", ha detto il Pontefice ribadendo quanto detto ieri all'Angelus in merito ai fatti di Rosarno.