
A seguito delle recenti dichiarazioni del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, secondo cui le forniture di bombe aeree all’Arabia Saudita sarebbero “regolari” e “nel rispetto della legge”, Rete Italiana per il Disarmo, Amnesty International Italia e l’Osservatorio OPAL di Brescia chiedono un incontro urgente con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per chiarire la posizione del Governo italiano sulle esportazioni di armamenti.

Un nuovo invio – notturno – dalla Sardegna è previsto per oggi secondo il deputato Mauro Pili.

“Chiediamo al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di annunciare formalmente la sospensione da parte dell’Italia dell’invio di sistemi militari alle forze armate saudite e una chiara presa di posizione sulle violazioni dei diritti umani del governo saudita”.

Anche nel 2015 la Rete Italiana per il Disarmo celebra la Settimana voluta dalle Nazioni Unite con una serie di appuntamenti e il rilancio di tutte le campagne già in corso.

Domani 26 settembre 2015 si celebra la seconda Giornata Internazionale per la Totale Eliminazione delle Armi Nucleari: la società civile di tutto il mondo chiede ai Governi che la minaccia nucleare venga cancellata dalla storia.
La Giornata solennizza la ricorrenza dell’atto di intelligenza e coraggio del colonnello sovietico Petrov, che nel 1983 salvò il mondo dall’olocausto nucleare scegliendo di non dare l’ordine di lanciare missili nucleari contro gli USA.

Durante la trasmissione televisiva “Virus” di RaiDue la Ministro della Difesa accusa velatamente la nostra Rete di diffondere falsi dati sui temi di nostra competenze. La replica delle nostre organizzazioni è chiara: niente “bugie come Salvini” ma solo analisi e studio approfondito, sul quale siamo sempre a disposizione per un confronto (richiesto da tempo alla Ministro Pinotti e mai concessoci).

Conclusa oggi a Dubrovnik la Prima Conferenza di Revisione della Convenzione sulle Munizioni Cluster (CCM)
Gli Stati accolgono il piano ambizioso di liberare il mondo dalle Munizioni Cluster; condannano qualsiasi uso di questi ordigni da qualunque attore esso provenga. Cuba annuncia l’intenzione di aderire alla Convenzione.

Diffusi dalla Rete Disarmo anche i dati e le tendenze di un quarto di secolo di “affari armati” delle aziende italiane.
Sono passati 25 anni dall’approvazione della Legge 185/90, uno strumento avanzato di supervisione e regolazione dell’export militare che ha perso negli ultimi anni efficacia e capacità di controllo. L’appello di Rete Disarmo al Governo affinché ripristini la trasparenza per una gestione più responsabile delle vendite di armi.

Dopo mesi di attesa i dati ufficiali desumibili dal Documento Programmatico Pluriennale del Ministero della Difesa dimostrano una chiara certezza sugli F-35: “Questa riduzione non s’ha da fare!”.

Anche in Italia passerà la “Global Wave 2015”, mobilitazione della società civile internazionale per chiedere ai Governi, alla vigilia della Conferenza di Revisione del Trattato di non proliferazione nucleare, di mettere al bando gli ordigni nucleari.

Celebrata la giornata di azione mondiale contro le spese militari, che nel 2014 sono arrivate a sfiorare la cifra complessiva di 1800 miliardi di dollari. Anche le organizzazioni della Rete italiana per il Disarmo si mobilitano per una campagna informativa

Testo congiunto diffuso da Rete della Pace, Campagna Sbilanciamoci, Rete Italiana per il Disarmo sul conflitto in Libia e sulle possibili strade per costruire pace e sicurezza per le popolazioni di quel paese.

Un grande regalo per la società civile internazionale che da anni lavora per rendere vincolante ed efficace un controllo sul commercio di armamenti: da oggi infatti entra in vigore il Trattato Internazionale sugli armamenti già ratificato da oltre 60 paesi (tra cui l’Italia). Da oggi nuove regole e controlli potranno nascere per mettere un freno alle transazioni irresponsabili di un mercato che vale circa 100 miliardi di dollari all’anno.

La Rete Italiana per il Disarmo Rete Disarmo chiede al Parlamento di esaminare l’export di sistemi militari e continua a denuncia ingiustificate modifiche nella Relazione governativa.

Chiediamo che il Parlamento fermi le scelte del Governo italiano

Con il deposito degli strumenti di ratifica di 7 Stati viene raggiunto e superato il numero di 50 adesioni al Trattato, necessario per far partire il processo di entrata in vigore. Proprio il giorno di Natale questo accordo, che fissa per la prima volta regole internazionali sui trasferimenti di armi, diventerà vincolante per gli Stati aderenti.
Rete Italiana per il Disarmo e le realtà italiane che fin dal principio hanno sostenuto la campagna mondiale Control Arms esprimono tutta la loro soddisfazione per il risultato raggiunto. Obiettivo centrato anche grazie alla ratifica dell’Italia, avvenuta nel 2013 con voto unanime del Parlamento.

Presentata 'Facciamo Insieme un Passo di Pace', la manifestazione-evento nazionale in programma domenica prossima 21 settembre in piazzale Michelangelo a Firenze, dalle 11 alle 16, e promossa da quattro reti della società civile: Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo Interventi Civili di Pace.