Comunicato stampa congiunto: Amnesty International Italia – Movimento dei Focolari
Oxfam Italia – Rete della Pace – Rete Italiana per il Disarmo
Si tratta di sistemi militari che vengono utilizzati sui civili: ogni Parlamentare voti secondo coscienza esercitando il proprio senso di responsabilità
L’appello al Presidente del Consiglio di reti ed organizzazioni italiane fa seguito al terzo voto del Parlamento Europeo a favore di un embargo delle forniture di armi all’Arabia Saudita
15 settembre 2017
Comunicato stampa congiunto di Amnesty International Italia – Fondazione Finanza Etica – Movimento dei Focolari - Oxfam Italia – Rete della Pace – Rete Italiana per il Disarmo
Presentazione delle iniziative della società civile italiana verso Parlamento ed opinione pubblica per fermare gli ordigni italiani che vanno ad alimentare uno dei conflitti armati più cruenti nel mondo, con conseguente grave crisi umanitaria
Le organizzazioni pacifiste facenti capo alla rete ENAAT denunciano negativamente le proposte che cambiano faccia all'UE: ormai il complesso militare-industriale è “in cammino” anche a Bruxelles.
Fondazione Banca Etica azionista critico all'assemblea di Leonardo-Finmeccanica, insieme a Rete Disarmo
16 maggio 2017
"No all’esportazione di bombe dalla Sardegna ai sauditi. Guerra in Yemen contro il diritto internazionale”.
Rete Disarmo: tendenza che alimenta i conflitti, servirebbe invece più controllo e maggiore responsabilità
Crescono vertiginosamente le autorizzazioni all'export militate italiano: 14,6 miliardi di euro (+85% rispetto al 2015, +452% rispetto al 2014). Il valore delle esportazioni effettive si attesta sui 2,85 miliardi, in linea con il passato, ma gli effetti delle autorizzazioni 2016 si vedranno nei prossimi anni. Pesa la mega-commessa (oltre 7 miliardi) di caccia Eurofighter per il Kuwait, ma tra i principali Paesi destinatari troviamo anche Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Pakistan, Angola, Emirati Arabi Uniti. Oltre il 60% delle nostre armi finirà a Paesi fuori da UE e NATO.
Per Rete Disarmo si tratta di una politica insensata e che contribuirà a far crescere i conflitti, in contrasto con le nostre necessità di politica estera, come vorrebbe la legge 185/90
Diffusi i dati SIPRI per il 2016: la spesa militare mondiale si è attestata sui 1.686 miliardi di dollari, con incremento dello 0,4% annuo in termini reali. La spesa militare e cresciuta in Nordamerica per la prima volta dal 2010 mentre per quanto riguarda l'Europa occidentale si cresce per il secondo anno consecutivo, la Cina continua a far registrare aumenti robusti. In flessione i paesi produttori di petrolio.
Come già mostrato dai dati recentemente diffusi dall'Osservatorio Milex anche il SIPRI registra aumento degli investimenti militari italiani (la maggiore crescita europea registrata dall'istituto svedese). La Campagna mondiale sulla spesa militare (GCOMS) e la Rete Disarmo chiedono di spostare gli ingenti fondi su utilizzi più socialmente utili.
Lettera al Ministro Alfano da parte di sei organizzazioni dell'associazionismo italiano (Amnesty International, Oxfam, Movimento dei Focolari, Fondazione Banca Etica, Opal Brescia, Rete Italiana per il Disarmo) con il sostegno del missionario Comboniano Alex Zanotelli.
Per la protezione della popolazione di Aleppo, per salvare i civili da guerra, violenza, terrorismi.
Nei giorni scorsi l'amministrazione USA ha sospeso l’invio di diversi sistemi militari a Riyad a causa dei bombardamenti sauditi sui civili. La Rete Italiana per il Disarmo chiede un incontro urgente sulla questione con il nuovo Ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Angelino Alfano.
La protesta della società civile europea riunita in ENAAT
Dopo l'odierno voto finale sul Bilancio annuale UE 2017, i membri della Rete europea ENAAT di cui anche Rete Disarmo è parte esprimono preoccupazione per l'adozione di un'azione preparatoria per la ricerca militare (PA), con un budget previsto di 90 milioni di euro in 3 anni e come parte di un più ampio Piano d'Azione a favore dell'industria degli armamenti.
Lettera di Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo a Renzi e Gentiloni: “Bisogna trovare il coraggio di agire adesso, per conto dell’umanità presente e futura”
Il quadro esposto nel seminario internazionale di Roma del 24 novembre spinge la società civile a pungolare la politica per arrivare ad un quadro chiaro di riferimento
Il 24 novembre un seminario internazionale, promosso a Roma da Rete Disarmo e IRIAD, su questi nuovi strumenti di guerra di cui anche l'Italia si doterà nel prossimo futuro. Esperti internazionali, società civile, politica a confronto sugli aspetti sociali giuridici, militari, industriali, della questione.
Conclusi i lavori degli “Stati generali della difesa civile, non armata e nonviolenta”: due giorni di riflessioni intense ed importanti. Le cartoline di pressione sui Deputati verranno raccolte dalla Campagna “Un’altra difesa è possibile” entro il 30 novembre, in vista di una consegna a Roma nelle prossime settimane.
La votazione del 27 ottobre 2016 al Primo Comitato sul Disarmo dell'Assemblea ONU di New York fa partire il percorso verso un Trattato di messa al bando degli ordigni nucleari per il 2017