Avio in gioco per le fregate Fremm
Con il conto alla rovescia già avviato, Rolls Royce rilancia sulla decìsione finale per il sistema di propulsione di cui dovranno essere dotate le nuove fregate italo-francesi Fremm. Il costruttore inglese dichiara infatti la disponibilità a raggiungere un'intesa di reciproca convenienza con Avio, oggi suo competitor in quanto legata a General electric, che pure concorre per la fornitura delle turbine.
Ma questo non è l'unico colpo a sorpresa che sta caratterizzando una vigilia davvero di fuoco per la definizione finale del progetto di cooperazione fra la francese Den e Fincantieri, nonchè fra le due Marine militari. A margine della conferenza stampa che il presidente di Rolls Royce Marine, Saul Lanyado, ha tenuto nel Withehall palace a Londra, è circolata anche con insistenza la voce di un imminente ampliamento delle alleanze per la realizzazione delle Fremm, note anche come Fregate Rinascimento. Secondo fonti ufficiose l'interesse arriverebbe sia da un Paese Le -che potrebbe far parte del progetto, commissionando già in prima battuta un poker di navi - sia da una nazione extra-Ue che sarebbe dotata di ingenti risorse finanziarie da impiegare in un ultreiore sviluppo del progetto. La nazione, su cui viene mantenuto il massimo riserbo, sarebbe entrata in contatto in queste ore con referenti della Difesa in Italia. Per altro, intervenendo alla recente conferenza "Idex' di Abu Dhabi, l'ammiraglio Dino Nascetti, direttore generale armamenti navali della Difesa, aveva insistito proprio sulla necessaria creazione di un nuovo rapporto venditore/compratore improntato da un lato allo spostamento di tecnologia, dall'altro al possibile utilizzo di risorse del compratore per la ricerca e lo sviluppo.
Per quanto riguarda le turbine per le fregate Fremm, il conto alla rovescia sembra davvero scattato. Entro il 15 marzo sarà compiuta la scelta fra la vecchia, ma supercollaudata Lm2500 di General electric, e la modernissima e più potente Lt30 della Rolls Royce. Rispetto alle offerte iniziali due fattori giocano a favore ora dell'uno ora dell'altro concorrente. Il prezzo del sistema integrato offerto dai due competitor sembra essersi allineato in basso, con scarti non particolarmente marcati fra una e l'altra proposta, e ciò teoricamente risulterebbe a vantaggio di Rolls. Favorevole a Ge potrebbe invece risultare la decisione di ridimensionare le perfomance richieste alla nuova nave, che nella versione iniziale voluta dalla Marina italiana avrebbe dovuto disporre di una velocità di 29,5 modi e che invece nelle ultime specifiche è scesa sotto i 27 nodi (le Fremm francesi opereranno a 25 nodi) e quindi in un range raggioungibile anche dalle turbine Ge.
Rolls Royce - come ribadito dal presidente marine, Saul Lanyado - «consentirebbe effettivamente di conservare la matrice europea all'intero progetto Fremm. Per altro la stessa Us Navy, nel scegliere le turbine per i suoi prototipi di Littoral combat ship (Lcs) e di incrociatore multimissione (Dth), ha optato per Rolls riconoscendo alla Lt30 i requisiti di innovazione tecnologica di cui aveva bisogno». Il gruppo britannico, che non fa mistero delle implicazioni positive che potrebbero derivare anche nell'operazione Fremm dai nuovi rapporti italo-inglesi nel settore delle industrie della difesa, è in corsa in Francia, ancora con Den, per la fornitura del sistema di propulsione per la nuova generazione di portaerei, in alternativa alla scelta nucleare.