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Dopo la vittoria di Agusta si punta sui radar

5 marzo 2005 - Laura Di Pillo
Fonte: Il Sole 24 Ore - 16 febbraio 2005

Un peso massimo dell'innovazione in Italia. Con oltre 1.2 miliardi di euro investiti nel 2003, cifra pari al 14,5% del fatturato, il Gruppo Finmeccanica si conferma una delle realtà più importanti in Italia per attività di Ricerca e Sviluppo. Aereonautica, elicotteristica, spazio e difesa le principali aree di intervento. Alenia, Agusta Westland. Ansaldo sono solo alcune delle società del gruppo che si è aggiudicato di recente la gara per la fornitura di elicotteri alla Casa Bianca.
«Un appalto vinto perché c'era il prodotto e la tecnologia» spiega il direttore tecnico delle attività R&D di Finmeccanica Giancarlo Grasso. Oltre 3mila i ricercatori italiani tra ingegneri. chimici, fisici, che lavorano nei 13 centri di ricerca specializzati, Di questi, sei sono sotto responsabilità diretta delle aziende del gruppo, altri sette svolgono invece ricerca interdisciplinare coordinata dalla capo-
gruppo «L'attività di ricerca e innnovazionc è svolta dalle singole società - aggiunge Giancarlo Grasso - e coordinata centralmente da una direzione tecnica nata due anni fa per razionalizzare risorse, progetti e integrare competenze interne». Tra gli strumenti operativi messi in campo anche le comunità tecnologiche. «Si tratta di gruppi di lavoro trasversali alle varie società che si muovono su progetti e aree determinate, per esempio nel settore dei radar e in quello dei materiali». Incrocio di informazioni, valorizzazione delle risorse, specializzazioni sono i pilastri su cui si muove la ricerca Finmeccanica. «All'inizio naturalmente ci si guardava con sospetto e diffidenza, poi si è compreso clic le sole risorse umane e tecniche delle singole aziende a volte non bastano a stare dietro all'evoluzione dei mercati, serve infatti una base più ampia di capitale umano vero valore aggiunto per un gruppo come il nostro».
Un metodo di lavoro applicato anche nel settore dei radar. «La sfida oggi è sui modelli a scansione elettronica che rappresentano per il mercato un vero e proprio salto generazionale». Ma proprio tecnologia avanzata e organizzazione del lavoro restano i punti chiave per riuscire a competere con efficienza sul mercato. «Fattori determinanti sia per la gara vinta da Agusta che per le partnership acquisite in tanti altri progetti come per esempio il nuovo 7E7 della Boeing». L'innovazione resta l'arma migliore per vincere sottolinea Grasso, come il rapporto con le Università.
«Abbiamo stipulato 26 convenzioni con atenei esteri, e 60 accordi con università e centri ricerca italiani. Da noi sono molte le eccellenze ma spesso si sprecano. Perché - continua Grasso in Italia non abbiamo ancora sistematizzato le collaborazioni tra imprese e mondo accademico, in modo tale da cogliere le tante occasioni che ci sono. Finmeccanica lavora molto in Italia, siamo una realtà importante sul mercato e abbiamo il diritto ma anche il dovere di indicare trend, obiettivi, evoluzioni del mercato».

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