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FINMECCANICA

Emirati, nuove commesse per AgustaWestland e Ams

Contratti da oltre 150 milioni nel settore degli elicotteri. Joint venture con Abu Dhabi per armamento navale
Andrea Nativi
Fonte: Il Giornale - 15 febbraio 2005

Ancora successi per AgustaWestland, la società elicotteristica dì Finmeccanica, che nel corso del salone della difesa Idex, in corso negli Emirati Arabi, ha ottenuto dagli stessi Emirati un contratto da 56,6 milioni di euro per la ricostruzione di quattro elicotteri CH-47, originariamente in servizio in Libia. Si tratta della seconda commessa di questo tipo, conseguita superando una proposta Boeing, che arriva dagli Emirati.
II lavoro sarà effettuato presso gli stabilimenti italiani di Frosinone, dove già sono in
trasformazione quattro macchine. AgustaWestland poi attende dall'aeronautica degli Emirati l'assegnazione di un contratto che riguarda otto elicotteri AB-139 e che comprende anche opzioni su un numero ancora non precisato di velivoli. Il valore della commessa sarà sicuramente superiore ai 100 milioni di dollari. II contratto è importante sia perché potrebbe essere seguito da ulteriori ordini nella regione del Golfo, sia perché è stato ottenuto battendo i rivali di Sikorsky, Eurocopter e della stessa Bell, che pur avendo una quota del 25% dell'AB-139 vorrebbe vendere il suo «vecchio» B-412, di cui ha il 100 per cento. Ma negli Emirati le prospettive e i risultati sono positivi per molte delle aziende italiane: Anis ha annunciato la costituzione di una joint venture, battezzata Adsi, con i cantieri locali Abu Dhabi Shipbuilding per la integrazione e realizzazione del sistema di combattimento su unità navali. Ams avrà almeno il 40 per cento. Si parte con le quattro corvette da 70 mm (con altre due in opzione) per la marina degli emirati, unita sulla quale sono anche presenti Oto Melara con l'artiglieria, Wass con i siluri, Elettronica con il sistema di guerra elettronica. Adsi però aspira a vincere contratti anche presso altri Paesi della regione, come Yemen e Bahrein. Porta a casa un contratto anche Selenia communications, in qualità di subfornitore qualificato di Rhode & Schwarz, la quale si è aggiudicata una commessa da 110 milioni di dollari per la rete comunicazioni degli Emirati. Altre aziende italiane stanno seguendo potenziali commesse nella regione: Alenia Aeronautica è finalista in una gara indetta dagli Emirati velivoli da pattugliamento marittimo. L'aereo piace anche ad Oman e Arabia Saudita. Un secondo prodotto, il trasporto tattico militare C-27J interessa agli stessi tre paesi.
Buone le prospettive anche per Aermacchi, che sta discutendo la fornitura di un lotto addizionale di addestratori a getto MB-339 agli Emirati, i quali sono anche interessati ad altri due velivoli, l'M-346 e l'M-31l. L'abbondanza di petrodollari hanlanciato il potere d'acquisto dei paesi del Golfo, ma la competizione è durissima. Ecco perché è cruciale l'azione di supporto condotta a livello istituzionale: si muove l'ambasciata, da Roma è andato negli Uae il sottosegretario alla difesa Filippo Berselli, nonché il segretario generale della difesa, generale Botondi e il capo di stato maggiore dell'aeronautica, generale Tricarico.

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