ControllArmi

ControllArmi

RSS logo
Migliori prospettive per Westland Agusta Berlusconi ne parlerà con Bush il 15 alla Casa Bianca

«Avanza» la commessa di elicotteri italiani in Usa

Asse Berlino-Tokyo contro Roma per i seggi al Consiglio Onu
Mario Platero
Fonte: Il Sole 24 Ore - 10 dicembre 2004

Ci sono due carteggi principali nel dossier del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. in arrivo la settimana prossima a Washington per un incontro con il presidente George W. Bush. Il primo, il più urgente, perché ha una scadenza precisa, il 28 gennaio, riguarda la commessa per l'acquisto di 18 elicotteri per il trasporto presidenziale, i celebri Marine One che saranno acquistati dalla Casa Bianca su raccomandazione della Marina. Il secondo, meno urgente visto che la prima scadenza è prevista per marzo e la discussione finale in settembre, riguarda la riforma dell'Onu e in particolare del Consiglio di Sicurezza. Su questo punto non manca l'attivismo della concorrenza: è di ieri la notizia della richiesta diretta da parte di Gerhard Schroeder e del primo ministro giapponese Juriichiro Koizumi del diritto di veto in aggiunta al nuovo seggio permanente che i due Paesi richiedono nell'ambito della riforma dell'Onu. Il documento dell'Onu offre due alternative. la prima prevede l'inclusione di sei
nuovi seggi permanenti, la seconda di seggi semipermanenti con una rotazione più lunga. Nessuna delle due raccomandazioni prevede il diritto di veto. E i cinque che già lo hanno non intendono condividerlo con altri.
Nei giorni scorsi vi sono stati incontri ad atto livello alla Casa Bianca tra il consigliere di Berlusconi Gianni Castellaneta e l'ambasciatore a Washington Sergio Vento per cominciare ad esaminare alcuni di questi dossier. Tra cui quello che riguarda la fornitura degli elicotteri, L'Agusta Westland, controllata dalla Finmeccanica, è arrivata in dirittura finale con il suo modello H101 insieme all'americana Sikorsky. Qualche settimana fa alcuni organi della stampa italiana anticipavano che la battaglia per la fornitura, che aprirebbe le porte ad altri importanti contratti era stata perduta. Ma anticipazioni raccolte da il «Sole-24 Ore» in ambienti vicini alla Casa Bianca affermano che la corsa resta aperta. E che le probabilità per una scelta del prodotto anglo-italiano sono decisamente al rialzo. Anche perché al di là degli interessi economici, ci sono delle importanti considerazioni politiche. Il prodotto Agusta Westland è considerato dagli esperti migliore del Sikorsky. Ma l'azienda è straniera. E far volare il presidente su un prodotto straniero quando l'outsourcing è un grosso problema per il Paese potrebbe non essere una
buona scelta di pubbliche relazioni. L'Agusta Westland però ha stretto rapporti d'affari con la Bell e con la Lockheed Marietta e ha anticipato che assemblerà l'elicottero ad Amarillo in Texas, di fianco agli impianti della Bell. Una volta montato l'elicottero volerà a Owego, nello stato di New York, dove sarà equipaggiato con la tecnologia della Lockheed. Entrambi i concorrenti inoltre useranno motori Ge.
Scegliere un prodotto americano per pure ragioni di campanilismo non sembrerebbe una decisione opportuna per Washington, anche perché gli occhi degli europei sono puntati su questa fornitura per sierificare se e quanto l'amministrazione tratterà da pari a pari due Paesi europei che, fra l'altro sono stati fra i pochi a schierarsi al fianco degli Stati Uniti nella guerra contro l'lrak. Anche su questo punto ci si aspetta un'affermazione da parte del presidente in cui dirà di voter offrire al prodotto italiano le stesse possibilità offerte a quello americano. E che la decisione sarà in funzione della qualità. A parte le 18 macchine per la Casa Bianca, vì è in dirittura un'altra fornitura per 198 macchine destinate all'Air Force. E se una macchina va bene per il Presidente, andrà certamente bene per i suoi soldati.

.