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Pronto l'appello che verrà presentato in risposta alla decisione di Tar Lazio su esposto della società Usa

Ricorso Agusta contro Mdh

L'alternativa è tra le gare o le trattative private per contratti che valgono oltre 300 milioni in dieci anni
Fabio Tamburini
Fonte: Il sole 24 Ore - 01 dicembre 2004

Ultimi ritocchi per il ricorso che il vertice di Agustawestland presenterà entro una settimana, massimo dieci giorni. al Consiglio di Stato contro la sentenza con cui il Tar del Lazio ha accolto l'esposto dell'americana Md Helicopters (a cui si e associata la società franco tedesca Eurocopter), che ha chiesto e ottenuto l'annullamento dei contratti sottoscritti dal gruppo italiano per rinnovare le flotte di vigili del fuoco, corpo forestale dello Stato, polizia, carabinieri e guardia di finanza. Più esattamente
il provvedimento del Tar è stato depositato il 19 novembre scorso e boccia il decreto datato 11 luglio 2003 con cui il ministro dell'Interno ha ritenuto coperte dal segreto militare le forniture di elicotteri. Un decreto che ha reso possibile la firma dei contratti con Agustawestland senza alcuna gara.
In gioco c'è il destino di appalti che superano 300 milioni di euro nell'arco di dieci anni, senza considerare i contratti di manutenzione. Contratti di peso che il gruppo italiano non intende perdere. anche perché cadono in un momento delicato, con Finmeccanica che proprio ieri ha rilevato il 50% della Joint venture negli elicotteri dal partner britannico Gkn per quasi 1,5 milioni di euro portando così il controllo sulla società a quota 100 per cento.
"Le caratteristiche tecniche fondamentali dei velivoli in questione rimangono quelle comuni e proprie degli apparecchi civili", è scritto a pagina 23 della sentenza del Tar. E, di conseguenza, "la scelta della secretazione è assolutamente immotivata." E ancora: "L' amministrazione avrebbe dovuto spiegare per quali ragioni le ritenute esigenze operative (cioè l'utilizzo dei veicoli anche a scopi militari, ndr) non avrebbero potuto essere realizzate, salvaguardando al contempo la sicurezza nazionale, procedendo alla gara pubblica e sottoponendo a secretazione soltanto la parte eventuale della fornitura riguardante gli strumenti necessari per l'attuazione concreta della interoperabilità (il riferimento è sempre
all'utilizzo degli stessi elicotteri per scopi militari, ndr) e non anche gli allestimenti di base.
Il ricorso di Agustawestland (gruppo Finmeccanica) al Consiglio di Stato, che ha come regista l'avvocato Vittorio Angiolini, ordinano di diritto costituzionale a Milano, ha come cardini due punti fondamentali: la ripresa delle norme che autorizzano la trattativa privata al posto della gara pubblica nel caso di prodotti militari e la tesi che gli apparecchi sono macchine di origine civile trasformabili in mezzi militari. In più il vertice del gruppo ha deciso la controffensiva su almeno un paio di altri aspetti fondamentali: l'organigramma di controllo societario della Md Helicopters (che fa capo ad una finanziaria offshore del gruppo Rdm, con sede nelle Antille olandesi) e le sue difficoltà finanziarie.
Sul fronte della normativa il riferimento fondamentale è all'articolo 296 del Trattato istituivo della Cee, in cui viene stabilito che "nessuno Stato membro è tenuto a fornire le informazioni la cui divulgazione sia dallo stesso considerata contraria agli interessi essenziali della propria sicurezza". Il passaggio successivo sottolinea che Carabinieri e Guardia di finanza vanno considerate forze militari, con stellette esattamente come esercito. marina e aviazione.
Diverso è il caso della Polizia e dei corpi speciali come, per esempio, quello Forestale. Per loro vale il riferimento a quanto deciso dal Governo Italiano dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, con la scelta di attrezzare per utilizzi militari anche i mezzi acquistati dall'amministrazione pubblica per scopi civili. Una scelta da cui discende il segreto militare su tutti gli atti relativi alle commesse e la trattativa privata al posto delle gare pubbliche (cioè la procedura bocciata dal Tar del Lazio).
Per quanto riguarda l'organigrainma di Md Helicopters, i riflettori sono accesi sulla catena di controllo, che ha come holding una finanziaria delle Antille olandesi. E possibile, si chiedono in Agustawestland, che una società con sede offshore possa partecipare a gare per la fornitura di macchine per la difesa? Nessuna legge lo vieta ma certo il problema esiste anche se la Md Helicopters, che nasce da una costola della Mc Donnell Douglas dopo l'acquisto del gruppo da parte della Boeing, ha saputo muoversi bene sul mercato italiano, mobilitando sponsor perfino a livello politico.
La seconda questione, sempre sollevata da Agustawestland, riguarda lo stato dei bilanci del gruppo Rdm-Md. Dubbi e sospetti sono relativi alla sua capacità di garantire le forniture in modo continuativo e stabile. Indiscrezioni, in proposito, circolano da diversi mesi, come confermano articoli pubblicati dalla stampa specializzata. A partire dal periodico inglese Jane's defence weekly che, il 14 aprile scorso, ha fatto riferimento al «collasso finanziario» di società del gruppo Rdm.

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