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Governo/ scambio armi, verso ratifica accordi con India e Kuwait

Testi a esame Commissione Esteri Camera. Perplessa l'opposizione
Fonte: APCom - 18 novembre 2004

Tecnicamente si chiamano accordi "sulla cooperazione nel campo della Difesa" e si inseriscono "nel quadro degli accordi di cooperazione in campo militare che in tempi recenti il Ministero della Difesa italiano ha sempre più frequentemente concluso su base sia bilaterale sia multilaterale". Obiettivo: "favorire il processo di ammodernamento dello strumento militare, dando altresì un impulso allo sviluppo dell'industria della difesa". Gli ultimi due accordi, "memorandum di intesa" come vengono definiti, riguardano l'India e il Kuwait. Firmati rispettivamente il 3 febbraio e l'11 dicembre del 2003, verranno ratificati con appositi disegni di legge che, già all'esame della commissione Esteri della Camera agli inizi di novembre, non hanno mancato di sollevare le perplessità dell'opposizione.

Gli accordi bilaterali sottoscritti dal governo italiano con India e Kuwait vogliono essere una "azione stabilizzatrice di una particolare area/regione, di squisita valenza politica, considerati gli interessi strategici nazionali e gli impegni assunti in ambito internazionale". I memoranda ricalcano analoghe
intese bilaterali con Uzbekistan, Giordania, Gibuti, stipulate e ratificate tra l'autunno del 2003 e gli inizi del 2004. Oltre alla cooperazione in materia di "sicurezza e politica di difesa, operazioni umanitarie e di peacekeeping, partecipazione ad esercitazioni congiunte", gli accordi con India e Kuwait prevedono anche interscambi di armamenti per "bombe, mine, razzi, siluri, carri (...), polveri ed esplosivi, (...), equipaggiamenti per la guerra elettronica" e altro materiale bellico elencato negli articoli 5 di entrambi i memoranda.

In commissione esteri a Montecitorio, dove entrambi i ddl hanno cominciato il loro iter qualche settimana fa, l'opposizione ha concentrato le proprie perplessità nell'emendamento presentato da
Sergio Mattarella della Margherita. C'è il rischio che "l'applicazione di un regime privilegiato nelle procedure relative all'interscambio di armamenti tra l'Italia e il Kuwait - viene rilevato - comporti un grave svuotamento delle disposizioni contenute nella legge 185 del '90", che stabilisce regole di
trasparenza per il commercio delle armi, sottoponendolo di fatto al controllo del Parlamento e limitandolo ai paesi che rispettino i diritti umani e che non siano coinvolti in conflitti armati.

Analoghe le critiche avanzate al memorandum d'intesa con l'India, paese "non esente da conflitti interni e al centro di forti tensioni regionali politiche e militari", rileva Ramon Mantovani, membro della commissione Esteri del Prc. Sia nel caso dell'India che del Kuwait, Mattarella sottolinea poi il rischio
che le intese bilaterali con questi paesi possano "annullare la specificità del rapporto che lega l'Italia ai paesi membri della Nato e dell'Unione Europea anche in questo delicato settore". La richiesta è che alla base delle "singole operazioni commerciali di interscambio di armamenti" ci siano "specifiche intese
governative", anche per evitare "controversi precedenti".

Rilievi ai quali il governo oppone le disposizioni del nuovo regolamento di attuazione della 185, che "prevede la possibilità che fra due paesi possano avvenire operazioni di interscambio di materiali di armamento". L'esame in commissione è stato rinviato, per procedere agli "approfondimenti tecnico-giuridici", come concluso in seduta dal sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione.

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