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Le voci su possibili acquisizioni di Eads rilanciano le ipotesi di consolidamento del settore

Difesa, nozze in vista tra i colossi europei

In palio una quota del Typhoon. II ruolo di Finmeccanica
Andrea Nativi
Fonte: Il Giornale - 18 novembre 2004

Eads, il colosso aerospaziale europeo, sta discutendo l'acquisizione di buona parte del business aerospaziale e militare europeo della britannica Bae Systems. Lo dice il Financial Times Deutschland, e la bordata di "no comment" chi arriva dai diretti interessati non smentisce affatto l'iniziativa, che rappresenterebbe un perfetto bilanciamento per un'altra importante operazione, l'acquisizione da parte di Eads del gigante francese dell'elettronica per la difesa e l'aerospazio, Thales.
Per fondersi con Thales, una società con 61.500 dipendenti che ha fatturato 10,8 miliardi di curo nel 2003, Eads deve ottenere il nulla osta del governo tedesco, il quale vuole assoluianiente che gli equilibri attuali rimangono stabili (DaimlerChrysler ha circa il 30% di Eads, Lagardère e il governo il francese il 30%, il governo spagnolo il 5,5%). Una fusione Eads-Thales sbilancerebbe troppo in favore della Francia l'equilibrio di forze. Ma se Eads acquistasse anche una parte delle attività di Bae si potrebbe cercare un nuovo punto di equilibrio, anche se l'operazione non sarebbe facile e risulterebbe enormemente costosa. Solo Thales vale ai prezzi correnti di borsa circa 6 miliardi di euro, contro i 19 miliardi di Eads ed oltre 11 miliardi di Bae Systems.
Eads sarebbe interessata ad acquisire da Bae la sua quota di partecipazione nel programma per il caccia europeo Typhoon, il 20% che Bae detiene nel consorzio Airbus (Eads ha il restante 80%), la quota di Bae nella società missilistica Mbda, nonché attività elettroniche militari.
L'argomento è all'ordine dei giorno oggi nel vertice Franco-Britannico, con il primo ministro Tony Blair che incontra il presidente francese Jacques Chirac. E Blair oltre a parlare di Bae Systems e Eads vorrà anche discutere di Thales, che ha importanti attività in Gran Bretagna.
L'idea francese di portare buona parte di Thales (qualcosa andrebbe a Dassault ed Alcatel) sotto l'ombrello di Eads darebbe il via a una nuova fase del processo di consolidamento dell'industria aerospaziale europea dando vita a una società con un fatturato di 40 miliardi di euro pronta a competere alla pari con i rivali di oltre atlantico. Aggiungendo anche una parte di Bae ci sarebbe un solo campione europeo. Con due aspetti negativi: rischio di monopolio nel vecchio continente e... emarginazione dall'Italia.
L'operazione di cui si vagheggia esclude società come il nuovo gruppo francese Snecma/Sagem, e l'italiana Finmeccanica, che risulterebbe anche socio poco influente in tutte le società paneuropee, da Eurofighter a Mbda.
Il numero uno di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, aveva commentato lunedì su il Giornale l'ipotesi della fusione Thales-Eads, dicendo che metteva sotto pressione l'anima tedesca di Eads e apriva nuovi scenari. Ma certo non è un'operazione a 3 quello che si auspica a Piazza Montegrappa.
Meglio, molto meglio che questa ammucchiata che piace tanto alla Francia non vada in porto. Se Eads vuole comprare qualcosa, che compri Thales oppure una parte di Bae, ma non entrambe e lasci quindi margini di manovra a Finmeccanica, che sta a sua volta comprando parti importanti del business di Bae e che aveva già iniziato un avvicinamento alla parte militare di Eads. E se poi si vuole davvero creare un unico monopolista, beh allora bisogna ottenere un posto a tavola.., o farsi acquistare da uno dei giganti americani.

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