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Dopo l'intesa con Gkn e Bae, ii gruppo sarà il terzo produttore britannico nella Difesa

Finmeccanica parla sempre più inglese

L'obiettivo è la sfida ai colossi. Negli Usa è quasi completato un nuovo impianto per elicotteri
Paolo Giovanelli
Fonte: Il Giornale - 06 ottobre 2004

Crescere nell'aerospazio, nell'elicotteristica e nelle comunicazioni: tre linee direttive in cui Finmeccanica punta a costruire un asse tra Italia e Inghilterra per rafforzarsi poi negli Stati Uniti. E la Borsa apprezza e premia il titolo con una crescita dell'1,88% dopo l'incontro del presidente e amministratore delegato Pierfrancesco Guarguaglini con gli analisti finanziari da cui è emersa una politica fortemente aggressiva che mira a fare della società uno dei protagonisti dei settori in cui è presente. Dopo l'uscita di Roberto Testore, passato a Trenitalia, Guarguaglini rimane l'unico capo-azienda, concentrando nelle sue mani tutte le deleghe. E anche il prossimo cda è previsto nomini uno o più direttori generali, evitando la diarchia di vertice degli ultimi anni.
Quanto ai progetti dì espansione, Finmeccanica conta di riportare ricavi aggiuntivi per almeno un miliardo di euro nel 2005 dall'acquisizione del 100% di AgustaWestland, la cui conclusione è attesa a breve dopo il via libera delle autorità britanniche alla vendita del 50% da parte di Gkn. Da Eurosystem (anche qui sono ancora in corso le trattative cola Bae ma si prevede possano essere chiuse a breve con una spesa inferiore ai 400 milioni previsti inizialmente) dovrebbero arrivare altri ricavi aggiuntivi per 500 milioni. L'obiettivo dichiarato, dopo aver scorporato tutte le attività non strategiche (che oggi pesano ancora per ii 30% del totale), è quello di arrivare a dieci miliardi di euro di fatturato nel 2006. Nel primo semestre di quest'anno il giro d'affari è stato di 4,3 miliardi, comprese però le attività nel settore civile. Su Finmeccanica 2, che dovrebbe appunto creare una spartizione delle attività, Guarguaglini ha affermato che «ci sono le condizioni perché si possa arrivare ad una conclusione entro ottobre». La politica di acquisizioni di Firimeccanica porterà il gruppo da un lato a diventare il terzo produttore inglese del settore Difesa con oltre 10mila dipendenti, dall'altro permetterà una politica più aggressiva, soprattutto se sarà possibile effettuare acquisizioni di piccole e medie aziende americane a tecnologia molto avanzata che apriranno quel mercato al gruppo ormai italo-inglese. E sempre negli Stati Uniti sta per essere inaugurato un nuovo stabilimento per la produzione di elicotteri, che darà un tocco più americano a Finmeccanica permettendole un più facile accesso a quel mercato. Entro il 17 dicembre dovrà essere deciso l'appalto per la fornitura di una ventina di elicotteri destinati alla presidenza Usa.
Un affare che ha il suo peso non solo da un punto di vista finanziario, ma anche di quello del prestigio e dell'immagine. Acquisizioni e crescita costeranno, e Guarguaglini ha detto che per far fronte agli esborsi verrà gradualmente utilizzata la vendita della quota detenuta in Stm. Una quota di 55 milioni di azioni è in predicato per passare alla Cassa depositi e prestiti. Altre quote potranno essere cedute sul mercato o a investitori. Infine il sistema Tetra, che servirà a criptare le comunicazioni di tutti i servizi di polizia italiani: la commessa avrà un valore di 2 miliardi. Mentre per Eurofighter si prevede si possa chiudere la trattativa entro fine anno: la commessa è di 236 aerei perun valore sugli 8-9 miliardi.

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