Finmeccanica reinnesta la retromarcia

Finmeccanica perde terreno e a fine mattinata segna una delle peggiori performance tra i titoli inseriti nel paniere dell'indice S&P/Mib. Le quotazioni hanno annullato il recupero di ieri, confermando la loro debolezza in termini relativi rispetto al mercato. Oggi alcune notizie stanno peraltro impattando in modo negativo sul titolo.

Tra queste ricordiamo le indiscrezioni relative alle stime della Difesa americana sulla penale da pagare al consorzio composto da LockheedMartin e dalla controllata AgustaWestland per la cancellazione della commessa del nuovo elicottero presidenziale.

Il consorzio potrebbe essere liquidato con una somma di circa 400 milioni di euro. Vedremo se questi rumor verranno confermati: l'annullamento del contratto sarebbe un duro colpo per Finmeccanica che, secondo le parole del presidente e a.d. Pier Francesco Guarguaglini, e' intenzionata a battagliare per salvare l'accordo, magari rivedendolo in alcuni punti.

Altra notizia dal potenziale ribassista e' quella relativa alla compensazione che la controllata Ansaldo Breda dovra' pagare a DSB (ferrovie danesi) per ritardi e problemi nella consegna di 106 treni IC4. La penale da pagare sara' pari a 2,25 miliardi di corone danesi (300 milioni di euro) su una commessa concordata nel 2000 dal controvalore di 5 miliardi di corone.

Il top management nei giorni scorsi, in occasione dell'investor day svoltosi a New York, ha ribadito che punta molto sulla controllata DRS per crescere negli USA nel 2009. Le previsioni indicano per DRS ordini pari a 2,5 miliardi di euro e ricavi intorno a questa cifra.

Finmeccanica e' anche impegnata nel miglioramento della sua posizione finanziaria. Il cfo, Alessandro Pansa, ha dichiarato che l'obiettivo e' quello di riportare la scadenza media del debito a 8 anni dai 5,5-6 attuali, livello peraltro gia' migliore di quello di qualche mese fa quando il debito a breve contratto per sostenere l'acquisizione di DRS aveva ridotto notevolmente la durata media dei finanziamenti. Soprattutto su questo punto la societa' intende lavorare, piu' che sulla riduzione del debito, anche alla luce del fatto che le condizioni di mercati attuali rendono impraticabile la via del collocamento di Ansaldo Energia.