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Terremoto

Associazione papa Giovanni XXIII: per ricostruzione tagliare fondi per armi

Fonte: ASCA - 18 aprile 2009

'Tagli significativi all'industria delle armi'', da sostituire con un ''grosso piano di ricostruzione e di riconversione degli edifici con criteri antisismici''. A chiederli al governo italiano e' l'Associazione ''Comunita''' Papa Giovanni XXIII, in risposta all'annuncio del parere favorevole dell'Italia alla prosecuzione del programma di costruzione di 131 cacciabombardieri JSF, con una spesa di 14 miliardi in poco piu' di 15 anni.

''La notizia e' di un'estrema gravita' - afferma Giovanni Paolo Ramonda, presidente dell'Associazione -. Percio' a quanti giustificano in Italia l'incremento del fatturato dell'industria bellica con la garanzia del posto di lavoro, sopratutto in questi tempi di crisi, proponiamo un'alternativa precisa. Il terremoto in Abruzzo, chiede di fare tutto il possibile perche' certe catastrofi non si ripetano''. Ramonda ricorda che lo scorso 3 aprile aveva incontrato il presidente della Camera dei Deputati, chiedendo di sospendere questo programma e di incrementare le spese per lo sviluppo e a sostegno delle famiglie in questo tempo di crisi economica.

''Purtroppo non siamo stati ascoltati'', lamenta, ricordando che l'Italia si situa tra il settimo e l'ottavo posto nel mondo per spese militari - superando la Germania - con una spesa nel 2007 di 33,1 miliardi di dollari, 568 dollari pro capite (analisi Unimondo del Rapporto Sipri 2008). Dalla relazione annuale della presidenza del consiglio del 31 Marzo 2009 e dai dati della finanziaria 2009, fa notare l'Associazione, si evince che il volume di affari del 2008 ha avuto un incremento del 222% rispetto a quello del 2007. Armi italiane risultano vendute all'India e al Pakistan, a Israele e alla Siria, alla Cina, alla Turchia e alla Nigeria.

''Ancora una volta - osserva Ramonda - e' confermata la volonta' del nostro governo - e dell'opposizione che ha votato compatta a favore - di affrontare le controversie tra gli Stati con l'uso della violenza istituzionalizzata. Se cosi' non fosse si guarderebbe con forte interesse a quelle esperienze nel mondo, anche della storia recente, in cui i problemi tra gli stati sono stati affrontati e risolti in maniera efficace e senza ricorrere alle armi''.

Note: Articolo al link http://www.asca.it/news-TERREMOTO__ASS_GIOVANNI_XXIII__PER_RICOSTRUZIONE_TAGLIARE_FONDI_PER_ARMI-824357-ORA-.html
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