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Pakistan

L'Italia sospenda la vendita armi

Il regime del generale Musharraf è diventato uno dei dieci principali clienti dell'industria militare nostrana.
Ida Rotano
Fonte: Aprile online - 15 novembre 2007

Le esportazioni di armi italiane verso Islamabad sono in costante incremento sin dal 2000, con oltre 210 milioni di euro di autorizzazioni e 175 milioni di consegne. I dati sono forniti dalla Rete italiana Disarmo

Sospendere subito le vendite di armi al Pakistan in risposta allo stato d'emergenza e alla sospensione dei diritti costituzionali, decisi dal presidente-generale Pervez Musharraf. E' la richiesta al governo della Rete italiana disarmo (Rid), il network nazionale di associazioni per il controllo degli armamenti. "In base alla legge italiana sul commercio delle armi", ha sottolineato Francesco Vignarca, coordinatore della Rete disarmo, "la sospensione delle autorizzazioni concesse sarebbe un segnale forte dell'Italia alla comunità internazionale, di fronte alla negazione della democrazia nel Paese".
Le esportazioni di armi italiane verso Islamabad sono in costante incremento sin dal 2000. "Con oltre 210 milioni di euro di autorizzazioni e 175 milioni di consegne", ha sottolineato Giorgio Beretta, che ha svolto per l'Osservatorio sul commercio di armi un'analisi sull'esportazione italiana, "il regime del generale Musharraf è diventato uno dei dieci principali clienti dell'industria militare nostrana degli ultimi anni". In particolare, secondo i dati ufficiali della Presidenza del Consiglio riportati dalla Rete, nel 2006 sono state consegnate a Islamabad armi per quasi 40 milioni di euro e autorizzate vendite per 23 milioni relative a componentistica aerea, navale e terrestre, nonché forniture di servizi militari per 5 milioni. Nel 2005, ha rivelato Maurizio Simoncelli di Archivio Disarmo, "l'Italia ha venduto, oltre che una mole significativa di armi piccole e leggere a uso civile per 3,8 milioni di euro, sistemi di direzione di tiro per veicoli blindati per oltre 50 milioni".
Nello specifico, ha aggiunto Simoncelli, "abbiamo venduto al Pakistan i radar aerei per i Mirage, che possono essere utilizzati anche per trasportare armamenti atomici".

A questo proposito, i ricercatori di Archivio Disarmo hanno denunciato che "Islamabad è dotata di 60 testate nucleari, realizzate al di fuori del Trattato di Non Proliferazione (come anche India e Israele).
Inoltre, sulla tensione tra Islamabad e New Dheli per il controllo dei territori del Kashmir, la Rete ha ricordato un rapporto del Parlamento europeo di maggio, che accusa il Pakistan di "non tutelare con azioni adeguate i diritti delle libertà fondamentali e, in particolare, quelli di donne, bambini e minoranze". L'ultimo rapporto di Amnesty International sul Paese asiatico evidenzia "detenzioni arbitrarie e sparizioni forzate", "uso eccessivo della forza e uccisioni nella completa impunità", oltre che violenza sulle donne vittime di 'delitti d'onore'. Una situazione "ulteriormente aggravata", secondo l'organizzazione, dalla dichiarazione dello stato d'emergenza del 3 novembre, "che ha determinato centinaia di arresti arbitrari e colpito duramente gli attivisti per i diritti umani".

Note: Articolo al link http://www.aprileonline.info/5077/litalia-sospenda-la-vendita-armi
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