''Tagliate le spese militari''. La Tavola della pace scrive a Prodi
ROMA - "Le prime spese da tagliare sono quelle militari”. Lo chiedono, in vista del varo della legge finanziaria, Flavio Lotti e Grazia Bellini, coordinatori della Tavola della pace, che rilanciano un appello al governo perché vengano investite maggiori risorse nella lotta alla povertà e alla mafia, per la salute, per la scuola e la cultura della pace. “I soldi ci sono, ma stanno tutti in quel pozzo senza fondo che è il bilancio del Ministero della Difesa. – spiegano in una lettera aperta - Non ci possiamo permettere di continuare a sprecare tanti miliardi di euro mentre c'è tanta gente che vive nella povertà e nell"insicurezza, mentre si negano i soldi per la lotta alla mafia, per assicurare il diritto alla salute, per costruire una scuola al passo con i tempi e per diffondere la cultura della pace. O per mettere a posto i conti dello stato”.
La Tavola della pace invita l’Italia a rispettare gli impegni internazionali e aumentare le risorse per la cooperazione allo sviluppo “definendo un chiaro calendario di impegni finanziari per raggiungere l’obiettivo dello 0,51% Aps/Pil entro il 2010 e lo 0,7% entro il 2015. E deve versare subito i fondi promessi per la lotta all'Aids, alla malaria e alla tubercolosi”. “Non possiamo continuare a lasciar morire di stenti la gente. – scrive - Tagliare le spese è giusto soprattutto se sono quelle militari che ci vedono al settimo posto della graduatoria mondiale. Spendere meglio si può mettendo le persone al centro, la loro dignità, i loro diritti fondamentali e la loro sicurezza”. “Il prossimo 7 ottobre, alla Marcia per la pace Perugia-Assisi – concludono - ci auguriamo di poter applaudire il primo governo italiano che taglia le spese militari e investe sulla costruzione della pace, dentro e fuori il nostro paese.”