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Sbilanciamoci: ridurre le spese militari e tassare le rendite più alte

Circa 400 partecipanti hanno assistito ai dibattiti nei quali sono intervenuti ospiti italiani e internazionali e sette esponenti del Governo: i ministri Bindi, Ferrero, Mussi e Pecoraro Scanio, i viceministri Visco e Sentinelli, e i sottosegretari Cento e Gianni.
11 settembre 2007
Fonte: tratto dal portale http://www.unimondo.org


Si è concluso ieri a Marghera il Forum di Sbilanciamoci! "L'impresa di un'economia diversa": quattro giornate di incontri, dibattiti e workshop sulle alternative per la costruzione di un nuovo modello di welfare e di economia promosse dalla rete di 45 organizzazioni pacifiste, ambientaliste e della solidarietà. Circa 400 partecipanti tra esponenti di associazioni della società civile hanno partecipato ai dibattiti nei quali sono intervenuti ospiti italiani e internazionali e sette esponenti del Governo: i ministri Bindi, Ferrero, Mussi e Pecoraro Scanio, i viceministri Visco e Sentinelli, e i sottosegretari Cento e Gianni. "Una presenza che è il riconoscimento al lavoro che abbiamo fatto in questi anni e alla serietà delle nostre proposte" - ha commentato il portavoce del Forum, Giulio Marcon.

Nell'incontro che ha fatto da prologo all'apertura ufficiale delle quattro giornate di convegno, il presidente della municipalità di Marghera, Renato Panciera, ha ricordato come il modello nord-est, fatto di poca istruzione, lavoro precoce e precarietà, sia poi stato esportato all'estero, facendo altri danni. "Siamo stati felici di poter ospitare il Forum per l'economia diversa proprio qui, dove ricorre tra poco il 90esimo anniversario di Porto Marghera". Alle sue spalle nella Sala Consiliare una targa ricorda Gabriele Bortolozzo, 'operaio ambientalista', in prima linea nella lotta contro gli abusi delle imprese, il cui esposto al PM Casson dette il via alle indagini e poi al processo contro i dirigenti Montedison ed Enichem.

Il ministro Rosy Bindi si è detta "onorata di essere qui, a Cernobbio non mi hanno mai invitato!". Nell'incontro che ha fatto da prologo all'apertura ufficiale delle quattro giornate di convegno, Rosy Bindi ha ascoltato con attenzione le parole di Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci!, critiche verso una politica economica "a due tempi", uno per risanare il bilancio e uno per le politiche sociali. "Il rischio - ha affermato Marcon, è che il primo tempo sia infinito e il secondo non cominci mai. Ma il deficit più allarmante è quello sociale e ambientale, unito alla mancanza di strategie di investimento sul futuro, sui giovani, sulla scuola e sull'università. Non tener conto del capitale umano e sociale significa non credere nel futuro del paese".

La ministra Bindi ha poi sfogliato con interesse i dieci obiettivi per la prossima finanziaria proposti da Sbilanciamoci!, commentandoli così: "Con il cuore li farei già miei, ma ci sono esigenze imprescindibili. Il debito pubblico è un problema che non si può ignorare, sarebbe irresponsabile, perché è quello che ha strozzato le nostre politiche sociali. Io penso che le tasse vadano pagate, non per mantenere la corte di Cesare ma per permettere a tutti di esercitare i propri diritti. Sono disposta a ridurre pressione fiscale limitando gli sprechi, ma non a barattare lo stato sociale in favore di meno tasse".

Sul tema delle tasse sono intervenuti anche il sottosegretario al Ministero per lo Sviluppo Economico, Alfonso Gianni, e il viceministro all'Economia, Vincenzo Visco. "Bisogna usare ogni misura per colpire la rendita finanziaria. La finanziarizzazione dell'economia è una delle cause del declino industriale italiano. Finché le tasse sul lavoro saranno più gravose di quelle sulla rendita, per qualsiasi imprenditore sarà più conveniente investire in borsa piuttosto che sull'azienda" - ha detto il sottosegretario Gianni rilanciando con forza l'idea di un'aliquota sulle rendite finanziarie "almeno del 20%", sottoscrivendo quindi in sostanza uno degli obiettivi della campagna Sbilanciamoci per la Finanziaria 2008, che propone un'imposta del 23%".

Ma il viceministro all'Economia, Vincenzo Visco, ha liquidato la questione dell'imposta sulla rendita finanziaria come già superata: "E' stato il Parlamento a bocciare la legge delega in materia, che, come da programma, unificava al 20% l'imposta su titoli e conti correnti. Le obiezioni avanzate vertevano sulla questione vecchie o nuove emissioni: visto il caos della materia, stiamo procedendo ad una sua riforma generale. Ma sulla rendita, al momento, più che andare in minoranza non possiamo fare". La risposta di Visco non ha convinto Sbilanciamoci! che per bocca del suo portavoce Giulio Marcon ha affermato: "Ci delude un atteggiamento così rinunciatario rispetto ad un punto importante del programma dell'Unione. Tassare il reddito da capitale è un principio di giustizia fiscale che va riaffermato con forza. Arrendersi di fronte alla prime resistenze è una scelta negativa che critichiamo. Insisteremo dunque perché su questo punto il Governo confermi il suo impegno per la prossima Finanziaria".

Nel suo atteso intervento padre Alex Zanotelli che ha trattato del tema "Non clienti, ma cittadini". Dopo aver ricordato la necessità "di un forte cambiamento del nostro sistema legislativo" e l'incapacità del governo di modificare la Bossi-Fini e di approvare una legge sull'asilo politico, il missionario ha toccato il tema della lotta per l'acqua pubblica che lo vede impegnato da tempo: "Abbiamo a che fare con potentati economico-finanziari che stanno facendo pressioni enormi sui governanti per privatizzare l'acqua. L'acqua è diventato il vero 'oro blu' e la finanza se ne è accorta: nel 2004 nel nostro paese le grandi multinazionali dell'acqua hanno speso oltre 600 miliardi di vecchie lire italiane in pubblicità. Il paese che ha l'acqua naturale più buona al mondo è diventato oggi il paese che consuma più acqua in bottiglia".

Riprendendo il tema di un suo intervento in risposta alla Tavola della Pace, p. Zanotelli ha affermato che "Noi abbiamo bisogno della politica. Il problema è che i politici oggi obbediscono ai grandi gruppi. La vicenda dell'acqua, o quella dei rifiuti a Napoli, dimostrano l'incapacità della politica di occuparsi di questioni fondamentali, vicine ai cittadini. Basti pensare che la notte bianca, che ogni anno si tiene anche a Napoli, è costata lo scorso anno dai due ai tre milioni di euro, che avrebbero potuti essere investiti in provvedimenti ben più utili. Ci possiamo riappropriare della democrazia partecipativa soltanto con le battaglie dal basso" - ha concluso.

In conclusione il portavoce della Campagna Sbilanciamoci!, Giulio Marcon ha segnalato due obiettivi per i prossimi mesi: la riduzione delle spese militari e la tassazione delle rendite e dei redditi più alti. "Su questo ed altro continueremo a fare pressione, vigilando sui prossimi provvedimenti della Finanziaria. Chiederemo inoltre ai ministri che sono stati qui, e che hanno preso l'impegno di sostenere diverse delle nostre proposte, di incontrare ancora i rappresentanti della Campagna subito dopo la presentazione della legge" - ha affermato Marcon.

"Constatiamo invece con rammarico - ha continuato - che l'élite di Cernobbio continua ad ignorare il dialogo con la società civile, come se le tasse o il welfare fossero argomenti su cui i cittadini non hanno titolo per intervenire. La fortezza di Villa d'Este, così come la nostra classe dirigente e imprenditoriale, sembra essere un mondo a parte, che anche quest'anno ci propina le solite ricette: privatizzazioni, mercato, precarietà, proclami anti-tasse e anti-stato. Niente di nuovo: si tratta dello specchio del declino del sistema delle imprese, sempre aggrappate all'ideologia neoliberista e all'assistenzialismo pubblico. Il modello di sviluppo che vogliono a Cernobbio sta portando alla rovina l'Italia, aumentando diseguaglianze ed ingiustizie" - ha concluso Marcon. [GB]

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