Bush vuole vendere armi per 20 miliardi all'Arabia Saudita
La Casa Bianca si prepara a chiedere al Congresso di approvare un accordo da 20 miliardi di dollari con l'Arabia Saudita per la vendita di armi. Ma, scrive oggi il New York Times, l'amministrazione Bush teme di poter incontrare una certa resistenza da parte della maggioranza democratica all'approvazione di un pacchetto così consistente, che comprende una serie di armamenti di altissima tecnologia, anche considerate le critiche mosse da più parti al ruolo insoddisfacente svolto dai sauditi in Iraq.
Il pacchetto, che verrà presentato formalmente al Congresso durante la prossima sessione autunnale, prevede la vendita di bombe teleguidate via satellite, nuovi caccia e navi da guerra. Una quantità di nuovi armamenti, parte dei quali sarebbero diretti ad altri paesi del Golfo, che ha provocato alcune preoccupazioni anche in Israele, riporta sempre il quotidiano newyorkese.
Secondo fonti dell'amministrazione Bush, Washington è riuscita a superare queste preoccupazioni, anche promettendo all'alleato israeliano aiuti militari per 30,4 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, una cifra che segna un netto aumento rispetto agli aiuti ricevuti nell'ultimo decennio.
Intanto lo stesso Congresso a maggioranza ha approvato una nuova legge per tappare le falle dei sistemi di sicurezza nei porti e negli aeroporti individuate dal rapporto indipendente sull'inadeguatezza delle contromisure in vigore l'11 settembre.
Il provvedimento, alla firma del presidente George W. Bush, prevede molte misure che, tra l'altro, incideranno pesantemente sul sistema di trasporto merci in tutto il mondo per quei Paesi che inviano prodotti finiti o materie prime negli Stati Uniti:
- entro tre anni saranno adottati sistemi di scannerizzazione di tutti i contenitori imbarcati a bordo degli aerei da trasporto
- entro cinque analoghi sistemi dovranno essere utilizzati anni per esaminare tutti i container caricati nei porti stranieri su mercantili diretti alla volta degli Stati Uniti.
- sarà creato un nuovo sistema elettronico di Autorizzazione ai viaggi con criteri più stringenti per i cittadini di quei Paesi, tra cui l'Italia, cui è consentito entrare negli Usa senza bisogno di visto
- sarà realizzato una database aggiornato dei passaporti rubati o perduti
- nei prossima quattro anni saranno spesi oltre 4 miliardi di dollari (2,8 di euro) per aumentare le misure di sicurezza sui treni e sugli autobus
- 250 milioni di dollari all'anno saranno impegnati per l'adozione di sistemi più efficaci di controlli ai checkpoint degli aeroporti, 450 per l'esame dei bagagli, e 50 milioni nei prossimi quattro anni per la ricerca e lo sviluppo di nuovi sistemi di sicurezza