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Cluster bombs: appuntamento a Lima per metterele al bando

Cluster bombs: il 23 maggio a Lima la seconda tappa della conferenza governativa per il nuovo trattato che metta al bando le cluster bombs
Fonte: Vita.it - 16 maggio 2007


Si riuniranno a Lima, il prossimo 23 maggio, circa 100 delegazioni provenienti da diversi paesi per discutere il nuovo trattato sulle munizioni cluster. L'incontro governativo ospitato dal Perù è la seconda tappa del percorso iniziato lo scorso febbraio a Oslo dove 46 paesi hanno sottoscritto una dichiarazione che impegna alla conclusione di uno strumento internazionale vincolante che metta la bando le cluster bombs. Precedentemente all'incontro governativo la Cluster Munition Coalition, di cui fa parte la Campagna Italiana contro le Mine insieme ad altre 180 organizzazioni internazionali, ha programmato una serie di appuntamenti per i media e la società civile tra cui un Forum Regionale della società civile sulle munizioni cluster che si terrà il 22 maggio

Programma

· 21 maggio 2007 – Lima, Hotel Sheraton, Sala Libertadores – 10h ( 17h ore italiane) – Conferenza stampa Cluster Munition Coalition e presentazione del nuovo rapporto sull'impatto umanitario delle munizioni cluster di Handicap International. Interviene il Premio Nobel per la Pace Jody Williams
· 22 maggio 2007 – Lima, Hotel Sheraton, 9h-12h30 e 13h30-17h00 (a partire dalle 16h ore italialiane) – Forum Regionale della Società civile – Interventi del Premio Nobel per la pace Jody Williams, esperti internazionali e civili colpiti dall'esplosione di cluster bombs.

Durante la Conferenza di Oslo 46 paesi, tra cui Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Irlanda e Italia, si sono impegnati per la messa al bando delle cluster bombs, micidiali ordigni che causano danni inaccettabili alla popolazione civile. Ecco alcuni dati che sottolineano come oggi le munizioni cluster rappresentino un vero dramma umanitario che da oltre 40 anni colpisce prevalentemente i civili:

· Le munizioni cluster possono essere lanciate attraverso mezzi di terra o aerei. Esse sono un rischio per la popolazione durante e dopo un conflitto.
· Le munizioni cluster riescono a coprire ampie porzioni di superfici. Un container sgancia all'incirca una quantità di submunizioni in un'area grande da 2 a 4 campi di calcio. Per l'alto tasso di mancata esplosione all'impatto, le munizioni cluster diventano delle vere e proprie mine terrestri.
· Le cluster bombs sono state utilizzate almeno in 25 paesi o territori, sono state prodotte in circa 34 paesi.
· 75 paesi possiedono munizioni cluster, il numero di submunizioni nel mondo raggiunge circa 2 miliardi
· Dal 1999 sono state sganciate milioni di submunizioni in Iraq, Afghanistan, Kosovo e Libano. Le operazioni umanitarie hanno dimostrato come i civili siano la prima vittima di questi ordigni.
· Nel marzo 2003, un attacco compiuto con munizioni cluster a Hila in Iraq ha ucciso 38 civili e ne ha ferito 156.
· Nel sud del Libano, quasi il 90% delle terre utilizzate per la coltivazione e la pastorizia è contaminata da bombe cluster.
· Nel novembre 2006, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha auspicato che l'utilizzo di cluster bombs cessi il più presto possibile. Poco dopo la Norvegia ha annunciato la sua intenzione di portare avanti un processo negoziale internazionale per la conclusione di un trattato sulle cluster bombs. A Oslo, nello scorso febbraio, 46 dei 49 paesi partecipanti hanno sottoscritto la dichiarazione d'intenti.

Note:
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