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Relazione 185: nel 2006 aumenta l'export

Ecco i primi dati della relazione 2007 sull'esercizio 2006. Aumento del 60% delle autorizzazioni concesse. La prima azienda l'Alenia, il primo destinatario gli Stati Uniti
Riccardo Bagnato
Fonte: Vita.it - 05 aprile 2007


In attesa che la relazione completa venga resa nota, il Governo ha pubblicato ieri un Rapporto al Parlamento "sui lineamenti di politica del Governo in materia di esportazione, importazione e transito dei materiali d'armamento". E le novità non mancano..

Di fatto nel corso del 2006 sono state rilasciate complessivamente da parte del Ministero degli Affari Esteri 1183 autorizzazioni (erano 1065 nel 2005) all'esportazione di materiali di armamento.

Il valore delle esportazioni definitive, per le quali è previsto il corrispettivo regolamento finanziario ammonta quindi in totale a 2.192.402.944,89 € (1.360.698.213,76 €).

Rispetto al 2005 si è avuto un incremento del valore delle autorizzazioni alle esportazioni pari al +61,12% a fronte di una flessione riscontrata lo scorso anno rispetto al precedente (-9,49%).

Fra le esportazioni autorizzate emerge l'accordo stipulato tra la società AGUSTA e il Governo degli Stati Uniti relativo alla fornitura di una flotta di elicotteri presidenziali. L'accordo concluso nel 2005 ha iniziato la sua fase operativa solo nel 2006.

Le prime dieci aziende
• ALENIA Aeronautica con il 14,2%, pari a circa 311,25 mln. di €;
• OTO MELARA con il 12,92%, pari a circa 283,3 mln. di €;
• AVIO con il 5,81%, pari a circa 127,35 mln. di €;
• LITAL con il 5,65%, pari a circa 123,85 mln. di €
• SELEX Sistemi Integrati con il 3,72%, par a circa 81,5 mln. di €;
• ALENIA AERMACCHI con il 3,35%, pari a circa 73,4 mln. di €;
• ALCATEL ALENIA Space Italia con il 3,26%, pari a circa 71,5 mln. di €;
• IVECO con il 2,26%, pari a circa 49,6 mln. di €;
• GALILEO AVIONICA con il 1,46%, pari a circa 32,1 mln. di €

Le prime dieci destinazioni
Per quanto attiene, invece, ai Paesi principali destinatari delle autorizzazioni alle esportazioni definitive di materiale d'armamento, gli STATI UNITI D'AMERICA si attestano nell'anno 2006 al primo posto con il 15,95%, pari a circa 349,6 mln. di € con 102 autorizzazioni, seguiti da:
• EMIRATI ARABI UNITI con il 15,42%, pari a 338,2 mln. di € con 29 autorizzazioni;
• POLONIA con il 10,38%, pari 227,6 mln. di € con 9 autorizzazioni;
• Regno Unito con il 7,26%, pari a circa 159,25 mln. di € con 49 autorizzazioni;
• AUSTRIA con il 6,97%, pari a circa 152,8 mln. di € con 27 autorizzazioni;
• GERMANIA con il 5,20%, pari a circa 113,98 mln. di € con 48 autorizzazioni;
• BULGARIA con il 4,19%, pari a circa 91,8 mln. di € con 1 autorizzazione;
• OMAN con il 3,59%, pari a 78,67 mln. di € con 7 autorizzazioni;
• LITUANIA con il 3,45%, pari a 75,7 mln. di € con 6 autorizzazioni;
• NIGERIA con il 3,39%, pari a 74,4 mln. di € con 2 autorizzazioni.

Le prime dieci banche
E' ancora San Paolo-Imi la regina delle “banche armate”. Nel 2006 sui conti dell'istituto torinese sono transitati ben 446 milioni di euro frutto di transazioni internazionali per la compravendita di armi. L'anno precedente erano 164 milioni. San Paolo ha canalizzato circa un terzo dei flussi di cassa del settore, che nell'ultimo anno sono cresciuti del 32% circa, passando da 1,125 a 1,492 miliardi di euro.
A seguire le altre tra cui il gruppo BNP-Paribas, Unicredit, Banca nazionale del lavoro (Bnl), Banca Intesa, Banco di Brescia ed anche Banca popolare di Milano.

Note:
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