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IL BILANCIO 2006 DI MBDA

Fonte: Analisi Difesa - 01 marzo 2007


MBDA, joint venture missilistica tra EADS, BAe e Finmccanicaha chiuso il bilancio 2006 con un miglioramento del suo fatturato e della sua redditività e si attende per il 2007 una “una buona annata”, come ha detto il suo amministratore delegato Marwan Lahoud (nella foto).
Lahoud ha presentato il 12 febbraio a Parigi il bilancio della società, in crescita per il quinto anno consecutivo con un fatturato di 3,3 miliardi di euro nel 2006 (in aumento rispetto ai 3,2 dell’anno scorso) e un nuovo miglioramento della performance operativa salita dal 7,3 al 7,4%.
Questo fatturato si spiega in particolare grazie alla consegna di più di 4000 sistemi missilistici nel corso dell’anno, tra i quali i principali prodotti sono i sistemi aeroportati Storm Shadow/SCALP, Mica e Brimstone, i sistemi navali Exocet e Seawolf ed il missile aeroportato Taurus della società MBDA Deutschland recentemente acquisita.
Marwan Lahoud ha anche annunciato un nuovo anno record con 2,65 miliardi di euro di ordini ricevuti durante l’anno, ovvero il 25% in più rispetto al 2005. Gli ordini export del gruppo detenuto al 37,5% da EADS e BAe e al 25% da Finmeccanica,hanno subito un’impennata del 140% per giungere a 1 miliardo di euro, che rappresenta circa il 40% del totale delle ordinazioni dell’anno. “Con un portafoglio ordini che supera oggi i 13 miliardi di euro e rappresenta più di quattro anni di lavoro, disponiamo di una base commerciale solida sulla quale possiamo costruire il futuro della nostra società” ha affermato Lahoud.
Il fatturato di MBDA è passato da 1,8 miliardi di euro nel 2002 (primo anno di esercizio completo della società dopo la fusione) al livello di oggi, mentre la quantità di ordini annui è rimasta stabile negli ultimi cinque anni. Secondo Marwan Lahoud, il fatturato e gli ordini dovrebbero stabilizzarsi nel corso dei prossimi anni, malgrado le restrizioni di budget della difesa europea e una concorrenza sempre più agguerrita sul mercato delle esportazioni. Circa gli eventualii ampliamenti, dopo l’acquisto del gruppo missilistico tedesco LFK, Lahoud ha precisato che le due uniche acquisizioni possibili sono le attività missili di Thales e quelle della svedese Saab Bofors.
MBDA prevede di razionalizzare le sue attività in Italia nel 2007-2008 con una probabile riduzione della forza lavoro che conta attualmente 1.500 dipendenti. Tagli che saranno concordati con i sindacati, come ha precisato il direttore operativo Guy Griffiths. Lahoud ha anche indicato che l'Italia sarà integrata nel gruppo non appena la sua redditività migliorerà allineandosi con quella di Francia e Gran Bretagna che ormai sono diventate un'entità integrata al 100%. MBDA Germania, l'ex LFK acquistata l'anno scorso, dovrà invece attendere il consolidamento del settore.
Mbda dispone in Italia di un centro a LaSpezia (R&D e integrazione), Roma (Management e R&D) e Fusaro (Produzione e integrazione).
Lahoud ha inoltre insistito sull’importanza di migliorare in modo continuo i costi, grazie ad una stretta integrazione ingegneristica della società a livello europeo ed al mantenimento degli investimenti di ricerca e sviluppo e nelle tecnologie critiche, per mantenere alta la competitività dell’azienda. “Il nostro programma d’integrazione ci ha permesso di migliorare la nostra redditività e competitività conservando al contempo il know-how e le competenze tecnologiche della società”, ha aggiunto Marwan Lahoud. “La nostra reattività nei confronti delle esigenze dei clienti, ed in particolar modo la nostra capacità a fornire loro tecnologie di difesa avanzate, è uno dei nostri punti di forza”. Marwan Lahoud ha concluso affermando che “MBDA ha ottenuto prestazioni operative davvero eccezionali. I nostri principali programmi di sviluppo sono stati dei successi e oramai ci posizioniamo al centro del paesaggio della difesa europea. Siamo anche il principale fornitore di sistemi d’arma strategici per i nostri clienti del mondo intero”.

Note:
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