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USA chiudono occhio e fanno affari nucleari con New Delhi

Fonte: MISNA - 09 dicembre 2006


Il Senato americano ha approvato a larga maggioranza, 330 voti contro 59, una normativa che apre la via ad autorizzare la fornitura di tecnologia nucleare all’India, ribaltando una decennale politica che finora aveva impedito a Washington di fornire sostegno a nazioni non aderenti al patto internazionale di non proliferazione nucleare (Npt). Secondo i sostenitori della controversa legge, la vendita a New Delhi di tecnologia civile nucleare e petrolio avrà l’effetto di espandere il potenziale produttivo e commerciale dell’India con grandi opportunità per le imprese statunitensi. Di tono ben diverso e molto preoccupato sono le obiezioni degli oppositori al progetto: “È un errore storico” ha detto il senatore democratico Edward Markey. “Gli Stati Uniti si aspettano che il resto del mondo ci ascolti (sulla questione dell’Iran) mentre selettivamente garantiamo eccezioni a paesi che non hanno mai firmato il Npt” ha detto riferendosi al fatto che Teheran, che reclama il diritto a sviluppare energia nucleare a scopi civili, aderisce al Npt a differenza di New Delhi, la quale si è trovata in passato sull’orlo di un conflitto atomico con il rivale di sempre, il Pakistan, anch’esso potenza nucleare. “Cosa diremo qualora la Cina offrisse lo stesso patto al Pakistan? O se la Russia si comportasse nello stesso modo con l’Iran?” si è chiesto Markey. Secondo la legge statunitense sull’energia atomica (varata nel 1954 e con successive modifiche), Washington non può intrattenere cooperazione nucleare con nazioni non aderenti al Npt né con nazioni che abbiano condotto test di armi nucleari, come New Delhi fece nel 1974 e nel 1998. Sempre secondo i critici, la legge “United States-India Peaceful atomic energy cooperation act 2006”, approvata ieri al Senato, non contiene adeguate clausole per impedire la conversione militare dell’aiuto tecnologico ricevuto. La normativa è un primo decisivo passo verso la realizzazione dell’accordo di cooperazione nucleare firmato il 1° novembre scorso tra i due governi, il cui iter di ratifica prevede un secondo passaggio al Congresso nei prossimi giorni e poi l’approvazione da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) e del Gruppo delle 45 nazioni autorizzate a vendere tecnologia nucleare.

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