Europa d'accordo sul fondo per la Ricerca nel campo della Difesa

I ministri della Difesa europei concordano nello sviluppo di un fondo comune dedicato alla ricerca militare. Il fondo sarà finanziato dagli Stati membri e governato da un ente centrale, l'Agenzia di difesa europea (Eda). Il segretario alla Difesa Inglese, John Reid ha dichiarato che questa mossa serve a incoraggiare i Paesi UE a spendere di più in joint venture nella Ricerca e Tecnologia (R&T).
Alti funzionari della Unione Europea hanno dichiarato che questo è un momento importante nello sviluppo di una politica comune di Difesa. Al momento solo alcuni Paesi cooperano con altri in ricerche relative a specifici componenti di apparecchiature militari. La proposta attualmente sul tavolo è di finanziare progetti di più ampio respiro, quale quello di ridurre le perdite umane sul campo di battaglia. Gli Stati membri manterranno la capacità di supervisione del progetto, mentre l'Agenzia di difesa, avrà funzioni di coordinamento.

Il ministro britannico John Reid, ha espresso l'opinione che sia giusto che il maggior numero possibile di partner divida i costi e i rischi di questo tipo di ricerca: "Al momento – ha affermato Reid - circa il 75% di tutte le spese in ricerca e sviluppo viene sostenuto da Gran Bretagna e Francia. Per questo, qualsiasi meccanismo che persuada, incoraggi e invogli gli altri a investire in Ricerca e Sviluppo, vale la pena di essere attuato".

Il Conservative Party, partito d'opposizione in UK, ha tuttavia messo in guardia sulla possibilita' che questo fondo possa essere sprecato nel duplicare il lavoro della Nato e possa minare le relazioni militari di UK e Stati Uniti. A questo, i funzionari Europei, rispondono insistendo che si tratta di un lavoro in collaborazione con la Nato stessa e, ricordando che gli USA spendono, in questo campo, cinque volte la somma spesa in tutta Europa, sperano che l'EDA, rendendo più efficiente la spesa, possa servire da fattore moltiplicativo. (NL)