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Scontro sui tagli alla Difesa. Martino: "Tremonti rimedi"

Doppia fiducia: oggi sul maxiemendarnento fiscale, giovedì sulla manovra
Luisa Grion
Fonte: La Repubblica - 08 novembre 2005


Approdata al Senato per il rush finale, attorno alla Finanziaria si alzano scontri e attese. I primi riguardano i tagli previsti, in particolare quelli alla Difesa. Le seconde i due maxiemendamenti (quello al decreto fiscale atteso per oggi e quello sulla manovra per dopodomani) sui quali il governo andrà a chiedere la doppia fiducia.
Il sì del Senato è messo in conto entro giovedì, ma ieri giorno in cui la Finanziaria è approdata in aula - ha preso piede soprattutto lo scontro sui tagli alla Difesa. Alle aspre critiche dei Ds (Piero Fassino in testa) è seguito l'altolà del ministro Antonio Martino.
«Bisognerà trovare il modo di rimediare, perché se vengono mantenuti nelle dimensioni
previste la Difesa non potrà sostenerli» ha detto il titolare del dicastero, facendo notare che a tale proposito - il ministro Tremonti non gli ha ancora dato una risposta. «L'appuntamento - ha detto scherzando - è per le 5 del mattino dietro la chiesa». Questo nonostante a favore della manovra si sia speso lo stesso presidente del Senato Pera convinto che il provvedimento «non sia elettorale e
ci consenta di restare nel trend europeo».
Difesa a parte, altri nodi ancora da sciogliere - si sa - sono quelli che riguardano la ripartizione degli aiuti alle famiglie, ma anche la riforma dell'Anas e i tagli agli enti locali. Comuni, regioni e province - proprio per giovedì mattina - hanno organizzato un'iniziativa per chiedere l'integrazione del Fondo
sociale cui parteciperanno anche i leader di Cgil, Cisl e Uil. Oggi stesso, invece, 100 mila agricoltori protesteranno in piazza a Bologna contro il disinteresse del governo nei confronti nel settore (ieri soprattutto contro il caro -gasolio, si sono mossi i pescatori).
Ma la polemica attorno alla Finanziaria si alza anche da ricorrenti voci che denunciano le intenzioni del governo di approfittare del maxiemendamento per infilare nel provvedimento assunzioni di massa nel settore pubblico. Franco Bassanini, ex ministro Ds della Funzione Pubblica fa notare come «il rischio di una ruolizzazione massiccia degli staff di ministri e sottosegretari» sia «ormai più che una voce». Il riferimento, pare, sia ad una bozza da presentare probabilmente durante il passaggio alla Camera con il quale si trasformnercbbcro in contratti a tempo indeterminato gli incarichi a tempo di diversi dirigenti statali.
D'altra parte anche se il destino della manovra è blindato, la scelta di proseguire a colpi di voti di fiducia, non fa che alimentare polemiche attorno alla Finanziaria. Note ed evidenti quelle dell'opposizione, ieri proteste sul metodo sono arrivate anche dall'Udc. Il senatore Eufemi ha parlato di «riti inutili da rivedere profondamente visto che il rapporto fra governo e parlamento è profondamente alterato e che l'intero processo è dominato dal ministro dell'Economnia»,

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