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Finanziaria: Guarguaglini va da Letta e sbucano i soldi per le 'fregate' Fremm

Fonte: Unimondo - 25 ottobre 2005


"Come volevasi dimostare: è bastata una visita dell'Ammistratore delegato di Finmeccanica Guarguarglini al Palazzo ed ecco che spunta fuori l'emendamento alla Finanziaria che trova i soldi - tolti a Comuni e Regioni - per finanziare le navi Fremm": così Giorgio Beretta della 'Campagna di pressione alle banche armate' commenta la notizia che la "riunione Governo-sindacati sulla questione delle navi Fremm, prevista per domani, è stata rinviata perchè un emendamento dell'Esecutivo alla finanziaria autorizza contributi quindicennali di 30 milioni di euro a partire dal 2006, di 30 milioni dal 2007 e di ulteriori 75 milioni euro a decorrere dal 2008". "Quando si dice che la politica dell'industria militare italiana si fa a porte chiuse nelle stanze dei Palazzi romani si intende proprio questo: una capatina di Guarguaglini dal sottosegretario Gianni Letta e voilà spuntano i soldi. Almeno il comparto armiero abbia la decenza di risparmiarci i soliti piagnistei sui "tagli", visto che - come documenta il SIPRI - l'Italia spende per la difesa 484 dollari pro-capite, di cui un terzo va all'industria, ben più di Germania (411 dollari) e Giappone (332 dollari)" - conclude Beretta.

Come riportato dalle agenzie di stampa, giovedi scorso il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta aveva incontrato Pier Francesco Guarguaglini, presidente ed amministratore delegato della Finmeccanica a Palazzo Chigi. Oggi lo stesso Letta si è premurato di comunicare subito l'emendamento ai ministri della Difesa, delle Attività produttive, dell'Economia, all'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, alle segreterie nazionali e di Genova di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil e alla presidenza dell'associazione degli industriali di Genova. Nella lettera Letta scrive di ritenere ''praticamente risolto il problema per il quale era stata richiesta la convocazione'' domani a Palazzo Chigi che, dunque, è rinviata.

Con un emendamento alla Finanziaria, il governo autorizza così i finanziamenti per le fregate europee multimissione Fremm: si tratta di contributi quindicennali di 30 milioni di euro a partire dal 2006, di 30 milioni dal 2007 e di ulteriori 75 euro a decorrere dal 2008 per consentire la prosecuzione del programma di sviluppo ed acquisizione delle unità navali e delle relative dotazioni operative - riporta l'ANSA.

Così dopo il varo venerdi scorso del cacciatorpediniere lanciamissili Andrea Doria, avvenuto presso gli stabilimenti Fincantieri di Riva Trigoso (Genova), la Marina Militare prosegue il costoso programma di rinnovamento che dovrebbe portarla nei prossimi anni a dotarsi di mezzi navali sofisticati dell’ultima generazione: dalla portaerei Cavour già varata e in fase di allestimento ai due cacciatorpediniere tipo Orizzonte (Andrea Doria e Caio Duilio), dai sottomarini tipo U-212 alle fregate multiruolo FREMM.

Una scelta che il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale Giulio Fraticelli ha descritto come assurda. "Ma a chi dobbiamo fare la guerra? - commentava il generale Fraticelli al Corriere. "Si spende troppo per questi mezzi costosissimi. Al massimo serviranno per esibizioni e qualche crociera". Una fregata costa 300 milioni - notava Fraticelli e aggiungeva: "In tempi di vacche magre bisogna realisticamente decidere cosa ci possiamo permettere. Le autorità che vigilano sul bilancio dello Stato dovrebbero essere consapevoli di come vengono spesi i soldi ed esprimere il loro punto divista sulle priorità. Ci servono più di 100 aerei? Ci servono una portaerei e 10 fregate? Sono numeri che andavano bene per fronteggiare il Patto di Varsavia, non per lo scenario odierno. Non possiamo pensare di andare in giro per il mondo a fare la guerra a chissà quale Paese. Quello che ci viene chiesto dalla Nato e dalle Nazioni Unite è portare la pace. Avremo sempre più missioni da compiere. E servono uomini. Adesso ne mandiamo 200 in Sudan. Ci cominciamo ad affacciare in Africa, dove nei prossimi anni le operazioni di pace aumenteranno". E lo dice il capo di Stato Maggiore dell'Esercito!

Note:

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