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Ripartono le Fremm. Il governo stipulerà mutui per 2 miliardi

I costi del programma italo-francese per la realizzazione di 27 fregate saranno coperti con finanziamenti pluriennali Nel 2006 partirà la prima tranche da 30 milioni per 15 anni
Francesco Vignarca
Fonte: Bloomberg Finanza e Mercati - 15 ottobre 2005


Il governo corre ai ripari nell'affare Fremm e, come anticipato da Finanza &. Mercati, farà ricorso ai finanziamenti delle banche. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, messo sotto pressione a causa del ritardo accumulato con la Francia che ha causato lo slittamento anche della firma prevista per due giorni fa, ha ripreso in mano il dossier. L'argomento ha tenuto banco nel Consiglio dei ministri di ieri, ma ad anticipare i contenuti del progetto che consentirà di restare in sella al programma italo-francese del valore di 11 miliardi per 27 navi da guerra, è stato il senatore diessino Lorenzo Forcieri, vicino alla vicenda che riguarda gli stabilimenti liguri di Fincantieri. Il meccanismo di finanziamento del progetto Fremm garantirà fin da subito, attraverso stanziamenti pluriannualizzati a favore della capoprogetto (la francese Dcn), la integrale copertura dei costi non ricorrenti, ovvero quelli necessari per il completamento del progetto esecutivo. Al netto degli interessi per i mutui, i fondi a disposizione del programma Fremm saranno circa 1,5 miliardi. Di questi, ha spiegato Forcieri, «350-400 milioni peri costi non ricorrenti», cioè le spese di sviluppo del progetto, «800 milioni per le prime due fregate e 300 milioni per il supporto logistico». Il finanziamento partirà nel 2006 con una prima tranche da 30 milioni per 15 anni, cui ne seguirà un'altra da 30 milioni, sempre per 15 anni, nel 2007; mentre nel 2008 sarà attivata una terza tranche da 75 milioni per 15 anni. Per uscire dalla situazione di impasse è stata assunta la decisione di pluriannualizzare in Finanziaria uno stanziamento complessivo di 2 miliardi, di cui 500 milioni destinati a coprire gli interessi sui mutui. «Un blocco nei progetto di costruzione delle fregate Fremm - ha avvertito ieri il capo di stato maggiore della Marina, Sergio Biraghi, durante la cerimonia per il varo dell'incrociatore Andrea Doria - rischierebbe di affondare la Marina militare italiana, che sarebbe costretta nei prossimi anni a dismettere gran parte delle navi attualmente in esercizio, arrivate alla fine della loro vita tecnica e operativa».

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