ControllArmi

ControllArmi

RSS logo
Sarà approvato venerdì al prossimo consiglio dei ministri. Battezzata l'Andrea Doria

Fremm, pronto il provvedimento per finanziare le prime 2 fregate

Sandro Pistacchi
Fonte: Il Secolo XIX - 19 ottobre 2005


Per finanziare la costruzione delle fregate multimissione (Fremm) previste dall'accordo italo-francese siglato a Parigi lo scorso anno, il governo ha scelto la strada del finanziamento pluriennale alle imprese, la stessa che era stata seguita per Alenia Aeronautica impegnata nella realizzazione del nuovo caccia Eurofighter.
La notizia, già anticipata al Secolo XIX dal senatore Lorenzo Forcieri, è stata confermata dallo stesso
esponente ds, membro della commissione Difesa, presente ieri mattina a Riva Trigoso dove si è svolta
la cerimonia di varo dell'Andrea Doria, il primo dei due cacciatorpediniere lancia missili della classe
Orizzonte commissionati alla Fincantieri dalla Marina militare italiana.
«L'accordo tra la società Orizzonte Sistemi Navali (51 per cento Fincantieri, 49 per cento Finmeccanica, nata per realizzare le Fremm, ndr) e i ministeri del Tesoro, delle Attività produttive e della Difesa è stato raggiunto nel tardo pomeriggio di giovedì - ha confermato Forcieri - e sarà annunciato a breve. Forse in tempo utile per permettere al ministro Martino, attualmente in Inghilterra, di siglare il protocollo con la Francia prima del suo rientro in Italia».
Il finanziamento pluriennale previsto dal governo a copertura dei mutui accesi dalle imprese, sarà spalmato su 15 anni a partire dal 2006 e supererà di poco i due miliardi di euro lordi, una somma sufficiente per garantire l'avvio del programma (350 i milioni necessari per ricerca e progettazione) e la costruzione delle prime due fregate di ultima generazione del costo complessivo di 800 milioni.
L'importanza di avviare al più presto il progetto che in Itala è stato denominato "Rinascimento" è stata sottolineata dai capi di Stato maggiore della difesa e della Marina, Giampaolo Di Paola e Sergio Biraghi presenti alla cerimonia del varo unitamente al sottosegretario per gli Affari regionali, Alberto Gagliardi, il presidente della Regione, Claudio Burlando e numerosi parlamentari. «Perché queste nuove unità diventino operative occorrono almeno cinque anni - ha sottolineato Di Paola - Vale a dire quando andranno in pensione e fregate della classe Maestrale. E non poter rimpiazzare subito queste unità, significherebbe far affondare la Marina».
«Siamo certi del definitivo via libera al programma per la costruzione delle nuove fregate multiruolo definito con i partner francesi - ha aggiunto l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono - Siamo infatti convinti che per realizzare prodotti evoluti a costi competitivi, si debba perseguire la via delle collaborazioni internazionali proprio per fronteggiare l'esiguità delle nsorse disponibili per la Difesa e suddividere i costi di sviluppo su un numero maggiore di unità».
In un clima decisamente più sereno di quello dei giorni scorsi, quando l'incertezza sul futuro delle Frernm era stata accentuata dalle poco ottimistiche previsioni sulla copertura finanziaria avanzate dal ministro Martino, si è svolta poco dopo la cerimonia del varo dell'Andrea Doria - con la gemella
Caio Duilio già in avanzato stadio di costruzione è destinata a sostituire l'Audace e l'Ardito, che hanno sulle spalle 30 anni di attività - tenuta a battesimo dalla principessa Gesine Floridi Doria Pamphilj. L'unità è però rimasta sugli scali del cantiere rivano. «C'è un forte senso di responsabilità e il massimo impegno da parte del governo per arrivare ad una soluzione positiva dei problemi)), ha detto Gagliardi. Che poi ha aggiunto, stimatizzando il varo a metà. «Non è con i proclami sindacali da anni Settanta che si risolvono le questioni: il varo doveva essere completo, è stato un autogol. II governo deve occuparsi delle commesse, i lavoratori dimostrare la propria capacità produttiva».
«Sarà trasferita al Muggiano della Spezia per il completamento degli allestimenti e dell'armamento hanno ricordato i rappresentanti dei lavoratori fortemente preoccupati per i troppi rinvii del programma Fremm - solo quando avremo certezze sulla copertura finanziaria da parte del governo di un'operazione a cui è strettamente legato il nostro futuro».
Lo sblocco del finanziamento per le prime due fregate dovrebbe essere all'ordine del giorno del consiglio dei ministri di venerdì prossimo, come riferisce Antonio Apa, segretario generale della Uilm Liguria, il quale esprime soddisfazione per la soluzione che si va profilando per le Fremm e annuncia che le organizzazioni sindacali si impegneranno per garantire che l'intera commessa vada in porto.

.