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Iniziative

In tutto il mondo azioni di supporto al Disarmo Brasiliano

Fonte: Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo - 18 ottobre 2005


A una settimana dal primo referendum della storia per la proibizione del commercio delle armi da fuoco e delle munizioni, gli occhi del mondo intero sono rivolti al Brasile. Domenica 16 ottobre i brasiliani che vivono all'estero e cittadini di diversi paesi hanno dato vita alla Giornata internazionale a sostegno del si' al referendum per il disarmo. In diversi paesi la comunita' brasiliana ha trovato collaborazione nelle
reti internazionali che lottano per i diritti umani, lo sviluppo umano, il disarmo: tra esse Amnesty International.

La segretaria generale di Amnesty International, Irene Khan, spiega la ragione di questo sostegno: "La proliferazione delle armi mette in pericolo il diritto alla vita e finanche il diritto alla casa, alla salute e
all'educazione. Considerando gli elevatissimi livelli di violenza armata in Brasile, e il ruolo di questo paese come maggior produttore in America Latina, appoggiamo il si' al referendum come il modo migliore per garantire la sicurezza degli esseri umani. E' il primo passo a sostegno di un trattato internazionale per il controllo del commercio delle armi".

Un'altra organizzazione internazionale che ha preso parte alla Giornata internazionale a sostegno del si' al referendum per il disarmo e' Oxfam. Uno dei coordinatori delle iniziative della importante ong per il controllo delle armi, Simon Gray, sostiene che il referendum costituisce uno spartiacque nella storia mondiale. "Speriamo che serva anche a risvegliare altri governi nel mondo su questo argomento. Se si esamina la situazione dei paesi in cui c'e' un controllo sulle armi nelle mani dei privati, emerge
chiaramente che quanto piu' rigida e restrittiva e' la legge, tanto piu' bassa e' la percentuale dei morti uccisi da armi da fuoco", ha concluso Gray.

Tra i paesi in cui si sono svolte le manifestazioni pubbliche piu' rilevanti: l'Angola, l'Inghlterra, l'Italia, il Mozambico, l'Olanda, il Paraguay, il Portogallo, la Spagna, il Sudafrica, la Turchia.

23 OTTOBRE. UN SONDAGGIO A RIO DE JANEIRO

Un sondaggio d'opinione realizzato dal giornale "O Dia/Informa" ("Il giorno - Informa") tra il 27 e il 29 settembre ha rilevato che il 79% dei "carioca" [gli abitanti di Rio de Janeiro] sono a favore della proibizione del commercio delle armi e delle munizioni in Brasile. Sono state intervistate 1.590 persone della regione metropolitana di Rio de Janeiro. Soltanto il 21% si sono dichiarati contrari alla proibizione.
Sul totale degli intervistati il 63% ritiene che il disarmo diminuira' la violenza. Di questi, il 94% sono favorevoli alla proibizione del commercio delle armi. Tra quelli che non credono che il disarmo ridurra' i crimini (37%), le opinioni sono contrastanti: il 55% sono a favore del disarmo e il 45% contrari.

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