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All'Ambasciata del Brasile

La Rete Disarmo incontra il Presidente Lula alla vigilia di un Referendum sul disarmo dall’esito ancora molto incerto

Fonte: Rete Italiana per il Disarmo - 16 ottobre 2005
Un gruppo di rappresentanti delle organizzazioni aderenti alla Rete Disarmo ha incontrato ieri sera a Roma il Presidente del Brasile Luiz Ignacio Lula da Silva, in Italia per una visita ufficiale, durante l’incontro della delegazione Governativa brasiliana (presenti anche numerosi ministri con la società civile e le parti sociali italiane. Sede dell’evento l’ambasciata della Repubblica del Brasile, nella suggestiva cornice di Piazza Navona. In uno scambio di battute con il Presidente Lula al termine dell’incontro, la delegazione della Rete Disarmo ha ribadito il forte apprezzamento per gli sforzi condotti in varie sedi e circostanze dal Governo brasiliano sulle tematiche del disarmo e del controllo degli armamenti. Il Presidente Lula, nel ribadire il suo sostegno alla campagna internazionale Control Arms, si è detto contento del supporto mostrato dal movimento internazionale per il disarmo nei confronti delle iniziative legislative condotte su questo tema da parte del suo Governo (lo Statuto per il Disarmo approvato in questi mesi). Contemporaneamente, il Presidente si è mostrato abbastanza preoccupato per le sorti del Referendum consultivo sulla vendita di armi che si terrà in Brasile la prossima settimana. Nonostante tutti i sondaggi iniziali abbiano sempre indicato un buon margine di vantaggio per il SI (il che significa conferma dello Statuto e proibizione della vendita di armi in Brasile) nelle ultime settimane la campagna a favore del NO ha ripreso vigore ed al momento attuale i due schieramenti sembrano equivalersi. Ricordiamo che il 23 Ottobre 122 milioni di Brasiliani potranno votare sulla proibizione della vendita a civili di armi e munizioni. Un passaggio cruciale per il paese sudamericano, che attualmente detiene il record per il maggior numero di morti per arma da fuoco (circa 38.000 in un anno). Pur nella sua dimensione nazionale, il Referendum per la proibizione della vendita delle armi e delle munizioni in Brasile ha una rilevanza mondiale: per la prima volta un atto democratico di voto agirà direttamente sul tema del disarmo. Nella situazione attuale del mondo è di estrema importanza elevare il controllo internazionale delle armi e per prevenire la violenza armata a livello globale. Il mondo intero si sentirà fortemente interpellato e coinvolto dai risultati di questa votazione, dall’impatto politico e strategico sicuramente globale. Maggiori controlli sulle armi in Brasile hanno già iniziato a mostrare risultati positivi: nel 2004 (il primo anno dall’entrata in vigore dello Statuto sul Disarmo) le morti per arma da fuoco sono diminuite dell’8%. Ciò significa 3.234 vite salvate rispetto all’anno precedente. È la prima volta che una diminuzione del genere avviene in Brasile in 13 anni! L’incontro all’Ambasciata Brasiliana in Italia è stato parte della “Giornata internazionale di azione per supportare il referendum Brasiliano sul disarmo”, in cui si sono tenute in diversi Paesi dimostrazioni ed azioni di sensibilizzazione di fronte alle Ambasciate della Repubblica Federale del Brasile. La delegazione della Rete Italiana per il Disarmo era composta da Gianni Alioti (FIM-Cisl), Riccardo Troisi (Pax Christi-Rete Lilliput), Massimo Paolicelli (Associazione Obiettori nonviolenti), antonio Vermigli (Rete Radiè Resch) e Francesco Vignarca (Segreteria Rete Disarmo e Coordinamento Comasco per la Pace). L'incontro è stato parte della Giornata internazionale di supporto al referendum, su cui potete trovare notizie alle pagine di IANSA http://www.iansa.org/regions/samerica/brazil-support.htm

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