ControllArmi

ControllArmi

RSS logo
Difesa

Varata Andrea Doria, sotto la spada di Damocle delle Fremm

Fonte: ApCom - 14 ottobre 2005


E' stato un varo sui generis quello che oggi, nei cantieri di Riva Trigoso ha sancito la nascita dell'Andrea Doria, caccia di nuova generazione, 7 mila tonnellate di stazza, 150 metri di lunghezza, 230 uomini d'equipaggio e un armamento missilistico d'avanguardia. Un varo particolare perché le maestranze della Fincantieri, preoccupate del mancato finanziamento del progetto sulle fregate Fremm, hanno sì
consentito il battesimo della nave ma non il suo varo complessivo. Anzi nel discorso con cui le maestranze hanno salutato la nave hanno posto in chiaro come il carico di lavoro dei cantieri di Riva Trigoso e del Muggiano è assicurato solo per parte del 2006 (con il completamento della gemella dell'Andrea Doria, la Caio Duilio), ma che senza il progetto Fremm il complesso cantieristico va incontro a una grave crisi.
Anche il progetto Andrea Doria nasce, come per le fregate Fremm, in collaborazione con la Marina militare francese, nella stessa classe dell'Andrea Doria saranno costruite altre tre unità una per la Marina militare italiana e due per quella francese. Costruzioni che complessivamente costeranno 2,8 miliardi di euro.
Anche nel discorso dell'amministratore delegato di Fincantieri, Bono, c'è stato un richiamo alla necessità di risolvere al più presto il problema del finanziamento delle fregate Fremm, un totale di 27 unità di cui ben 10 sono per la Marina militare italiana. Il capo di Stato maggiore della marina, Sergio Biraghi, ha ricordato come ormai le fregate attualmente in esercizio, quelle della classe Maestrale, siano ormai vicine ai limiti d'età previsti per la radiazione, e vi è quindi la necessità di impostare al più presto le prime fregate Frem dato che ci vorranno almeno cinque prima che la prima imbarcazione possa
diventare operativa.
L'ammiraglio Giampaolo Di Paola, capo di Stato Maggiore della Difesa, ha invece sottolineato come il progetto di ristrutturazione delle forze militari italiane, verso una struttura più piccola ma più dinamica, stia andando secondo i programmi e ha fatto notare come il livello di competitività delle nostre forze armate rispetto agli altri Paesi più importanti sia alto.

.