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Berlusconi in visita al Cremlino. In discussione un affare da 4 miliardi di euro

Finmeccanica aspetta un regalo da Putin

Alenia Aeronautica ha già siglato un'intesa con Sukhoi per la costruzione di 700 aerei civili
Bianca Di Giovanni
Fonte: l'Unità - 25 agosto 2005


Il vento dell'est fa volare l'azione Finmeccanica, che anche ieri ha guadagnato schizzando a 15,27 euro. Il fatto è che si avvicina la visita di Silvio Berlusconi a Mosca, fissata per il prossimo fine settimana. Con I' «amico» Putin il premier parlerà anche di affari. A rivelarlo l'altro ieri a Rimini l'amministratore delegato di Finmeccanica Picrfrancesco Guarguaglini. «Verrà affrontato il dossier Tetra»: con queste quattro parole il titolo ha messo le ali. Ieri ci ha pensato il direttore generale Giorgio Zappa a ricordare l'appuntamento. Grazie a quel faccia-a-faccia «il progetto farà passi avanti - ha dello Zappa quello che chiediamo è di dotarlo di maggiori mezzi finanziari in maniera tale che ci sia parallelismo tra investimento italiano e investimento russo». Insomma, l'Italia bussa alla porta del Cremlino perché aumenti gli investimenti su una) oint venture tricolore appena fiorita sulle rive del Volga. La «mission» del progetto (al 25% italiano il resto russo) è quella di sperimentare le comunicazioni criptate del programma Tetra nel medio Volga. Il valore attuale dell'affare è di circa 40 milioni di euro. Ma se il programma dovesse essere adottato per tutte le comunicazioni eriptate russe il valore dell'operazione schizzerebbe a4 miliardi di euro.
Per Finmeccanica sarebbe il secondo punto messo a segno nel giro di pochi giomi in terra ex sovietica. La settimana scorsa, infatti la Alenia Aeronautica (controllata dalla holding di Piazza Monte Grappa) ha siglato una cooperazione con la russa Sukhoi per la costruzione di 700 aerei civili nei prossimi 20 anni. Si tratta di una nuova «famiglia» di velivoli regionali denominata Rn (Russian regional )et): il primo apparecchio eon 90 posti sarà pronto nel 2008. Successivamente dovrebbe essere messo in produzione un modello da 75 posti. L'«affare» Sukhoi ha generato altri tre accordi minori che coinvolgono oltre ad Alenia anche Aermacchi (sempre gruppo Finmeccanica). Con i partner russi Irkut (holding) e Yakovlev (controllata) le due società italiane hanno siglato un'intesa per l'adattamento dell'addestratore italiano Aermacehi M-346 e di quello russo Yak- 130 biposto. L'aeronautica russa ha fatto richiesta di 12 modelli, che saranno consegnati trail 2006 e il 2007. Ma anche in questo caso (come per Tetra) le prospettive sono motto più allettanti: il fabisogno di addestratori dell'aeronautica russa viene stimato di almeno 100 velivoli. Mancano però i fondi necessari. E probabile che Berlusconi apra anche questo dossier con il presidente Putin.
Come dire: la campagna di Russia apre davvero prospettive «napoleoniche» per la holding italiana che ha già conquistato i «cieli» degli Stati Uniti, aggiudicandosi la commessa per la costruzione degli elicotteri della Casa Bianca. Il successo del gruppo non è passato inosservato. Proprio ieri il Financial Times ha dedicato alla società guidata da Guarguaglini un'intera pagina. Il quotidiano britannico definisce il gruppo italiano «I 'astro nascente dell'industria europea della difesa». Un gruppo, si afferma nell' articolo, che solo fino a un anno fa era dato per «perdente» e che ora è il maggior fornitore dell'Enrofighter per quanto riguarda le componenti elettroniche più avanzate. Come è stato possibile questo capovolgimento? Nelle sei colonne dedicate alle ultime mosse del gruppo il quotidiano spiega come si siano costruite all'inizio una serie di joint venture, che a poco a poco si sono trasformate in acquisizioni. Il mercato decisivo per il rilancio è stato quello inglese, dove il gruppo italiano è ormai al secondo posto nella classifica dell'industria della difesa. La Gran Bretagna è stata la porta d'accesso al mercato americano. Oggi la nuova frontiera si chiama Russia. Putin permettendo

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