ControllArmi

ControllArmi

RSS logo
Telecomunicazioni: satellite prodotto da Finmeccanica. L’ad Guarguaglini: «E’ un mercato da 10 miliardi di dollari»

Codice italiano per la difesa russa

Berlusconi proporrà a. Putin un accordo per la gestione del sistema Tetra
L'azienda prevede di chiudere i conti de 2005 con un utile di 360 milioni e con ricavi in crescita del 20 per cento. Attesa per l'operazione Finmeccanica2
Giorgio Levi
Fonte: La Stampa - 24 agosto 2005


Il sistema Tetra, che gestisce le comunicazioni militari e civili criptate, prodotto da un'azienda del gruppo Finmeccanica è entrato nell'agenda dei lavori del vertice italo-russo di domenica prossima. Lo ha annuncìato ieri l'ad della società partecipata dal Tesoro Pier Francesco Guarguaglini, sbarcato a Rimini al Meeting di Comunione e Liberazione, forte di una previsione di utile di 360 milioni e di
un programma industriale fitto d'impegni. "Si stanno facendo grandi passi avanti - ha detto il
numero uno di Finmeccanica -. Penso che sia il sistema aeronautico che quello satellitare saranno argomenti di primo piano"
Berlusconi presenterà al premier russo un'offerta per entrare nel mercato russo del settore. Un affare valutato, dallo stesso Putin, intorno ai 9-10 miliardi di dollari. Tetra, definito dagli esperti «un sistema sicuro e protetto», è stato messo a punto da Selex Communication (Finmeccanica) e soltanto di recente ha ottenuto i finanzìamenti statali (266 milioni dai Cipe). Da qui il via libera per essere portato al tavolo tra Roma e Mosca. «Abbiamo costituito una joint-venture in Russia - ha aggiunto Guarguaglini
-. Credo che su questo sistema ci saranno sviluppi interessanti. L'ambasciatore di Mosca ha sempre sostenuto che Finmeccanica è particolarmente interessante per la Russia».
Accordo di mercato dunque ad un passo, molti gli altri impegni ancora aperti. Guarguaglini ha tracciato a grandi linee i futuri sviluppi dell'azienda. A cominciare da «Finmeccanica2», «In attesa della realizzazione dell'operazione - ha spiegato il top manager - la società continuerà a valorizzare i propri asset», il fatto che Ansaldo Signal venga quotata in Borsa non pregiudica nessuna ipotesi. «Noi poniamo la società in Borsa - ha aggiunto -. Chiaramente bisognerà decidere quanto collocare e quanto tenere. Se fosse varata Finmeccanica2 la nostra quota passerebbe a Fintecna e sarebbero quindi loro a decidere. Viceversa, se resta a noi saremo noi a farlo».
Anche su un eventuale accordo tra Ansaldo e Alstom nel settore ferroviario, il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica afferma che la recente intesa con i russi non pregiudica nulla, «Con Alstom dice - l'operazione sarebbe essenzialmente industriale in relazione agli investimenti italiani nell'alta velocità e sulla possibilità di fare prodotti che abbiano un mercato valido per tutto il mondo».
Per quanto riguarda il destino di Vitrociset, Guarguaglini non aggiunge molto a quanto già si sapeva: «Siamo rimasti alla finestra e ci resteremo fino a quando sarà definita una situazione più chiara. Le ipotesi ci sono, a noi interessa la parte legata a Enav».
Tra le possibili mosse future di Finmeccanica c'è Atlas Elektronik, la società di elettronica per la difesa sui sottomarini. «Parteciperemo alla due diligence - ha detto Guarguaglini proprio per renderci conto di qual è il valore per noi. Chiaramente le industrie sono molte, tra le quali Thales e Eads. Bisognerà poi vedere come andrà».
I conti, infine. Finmeccanica, conte detto, prevede dì chiudere il 2005 con un utile netto consolidato di 360 milioni di euro, non confrontabili con il risultato dello scorso anno perché nel 2005 non c'è il peso di Stm e per muovi criteri contabili internazionali che le società applicano da quest'anno. Ha detto Guarguaglini: «Si può sempre sperare in meglio, ma non abbiamo motivo per non giungere a quel valore». Bene anche il capitolo ricavi. Secondo le stime è prevista per l'anno una crescita superiore al 20 per cento.

.