Finmeccanica, intesa da un miliardo in Polonia
Fabio Tamburini
Fonte: Il Sole 24 Ore - 08 luglio 2005
Accordo quadro del gruppo Finmeccanica con la Polonia, preliminare a commesse per forniture fino a 1 miliardo di euro, e sentenza del Consiglio di Stato a favore di AgustaWestland nello scontro giudiziario con l'americana Md Helicopters per appalti di valore superiore a 300 milioni di euro. L'intesa polacca è frutto di una trasferta che ha avuto come protagonisti Amedeo Caporaletti e Giovanni Bertolone, entrambi amministratori delegati, rispettivamente di AgustaWestland e Alenia. L'intesa raggiunta in terra polacca riguarda forniture di elicotteri, aerei, sistemi di avionica, comunicazione e controllo. L'arco di tempo è compreso tra cinque e dieci anni, entro cui gli investimenti serviranno ad attrezzare la Polonia secondo i fabbisogni della Nato. Entro un mese partiranno i comitati di lavoro formati dalle aziende italiane e polacche coinvolte nella operazione. Poi, dopo le elezioni polacche e l'insediamento del nuovo governo, l'accordo quadro verrà tradotto in operazioni concrete, tra cui possibili joint venture.
Ne sarà protagonista l'Ida, l'Industrial development agency, una sorta di Iri polacco, rappresentato nelle
riunioni dei giorni scorsi dal presidente Arkadiusz Krezel. L'accordo con la Polonia è importante anche perché, nei piani del gruppo Finmeccanica, diventa il punto di partenza per l'entrata in forze sui mercati dell'Est europeo, dominati dopo il crollo del Patto di Varsavia dalle società americane. In particolare, per quanto riguarda AgustaWestland, i paesi dell'Est che hanno una industria elicotteristica significativa sono due: la Romania, che ha già chiuso l'intesa con la franco tedesca Eurocopter, l'altro colosso europeo, e Polonia, su cui AgustaWestland ha deciso di puntare.
Più esattamente sono in gioco le forniture di 35 elicotteri militari e 20 elicotteri civili per un valore complessivo intorno a 300 milioni di curo, senza considerare i contratti di manutenzione. Ma la concorrenza resta agguerrita, come confermano le grandi manovre avviate da Eurocopter, dall'americana Sikorsky e dalla russa Mil (fornitrice tradizionale delle forze armate polacche).
La seconda ragione di soddisfazione per il gruppo Finmeccanica è la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha stabilito la legittimità della procedura adottata dalle amministrazioni dello Stato per l'acquisto di 28 elicotteri A109 Agusta destinati alle forze di polizia. Il verdetto, depositato il 10 giugno scorso, è l'epilogo del ricorso in appello proposto dal ministro dell'interno, dell'Economia, delle Politiche agricole, della Difesa e dalla presidenza del consiglio dei ministri contro la decisione con cui il 19 aprile 2004 il Tar del Lazio aveva approvato il ricorso presentato dall'americana Md Helicopters. Il provvedimento del Tar aveva bocciato il decreto dell'11 luglio 2003 con cui il ministro dell'interno ha ritenuto coperte dal segreto militare le forniture di elicotteri. Un decreto che aveva reso possibile la firma dei contratti con AgustaWestland senza alcuna gara. Lo Stato italiano si è avvalso della facoltà di derogare alle norme che impongono gare pubbliche per le forniture, prevista dall'articolo 296 del Trattato europeo. In base a tale norma, è scritto a pagina 8 della sentenza del Consiglio di Stato, «gli Stati membri hanno potestà di sottrarre alcuni atti al regime di pubblicità quando l'esigenza di riservatezza risulti giustificata dalla necessità di tutelare adeguatamente la sicurezza dello Stato».