Via libera di Bruxelles all'offerta congiunta di Eurely e iNavSat
Un solo consorzio per Galileo
Enrico Brivio
Fonte: Il Sole 24 Ore - 28 giugno 2005
Nonostante l'Europa politica di questi tempi sia più divisa che mai, l'industria aerospaziale europea è riuscita a unire le forze e a far decollare ieri un'imponente iniziativa comune: il progetto per allestire il sistema di navigazione satellitare Galileo. Dopo due mesi di incertezze e due precedenti tentativi infruttuosi, l'impresa pubblica Galileo joint undertaking (Gju) ha deciso infatti ieri di dare il via libera al maxi-consorzio nato dall'unione delle ultime due cordate rimaste in lizza: Eurely (che comprende Finmeccanica, Alcatel, Aena e Hispasat) e iNavSat (composto da Eads, Thales, Immarsat). «La valutazione della proposta comune ha chiaramente dimostrato un valore aggiunto» rispetto alle singole offerte presentate dai due candidati, ha affermato la Gju, ente creato dalla Commissione IJe e dell'Agenzia spaziale europea per decidere il concessionario. Il comitato del Gju ha constatato il rispetto delle condizioni fissate per assegnare it progetto al consorzio unificato: assenza di ostacoli legali, rispetto dei tempi previsti, esistenza di
vantaggi sostanziali e creazione di una struttura adeguata.
Secondo l'analisi degli esperti la maxi-fusione di iNavSat e Eurely consentirà «una riduzione significativa dei contributi del settore pubblico per tutta la durata della concessione (2006-2026)», e l'aumento fino al 20%' delle entrate commerciali, grazie alla concentrazione del know-how dei due consorzi in settori quali tlc, trasporti e ricevitori a terra. Bruxelles si dice anche convinta che la concessione congiunta «permetterà di ridurre i tempi, assicurando l'entrata in servizio parziale di Galileo nel 2008, e il suo sfruttamento completo nel 2010».
Già nei mesi scorsi, la Gju aveva accettato la fusione delle due offerte in campo, con la quale iNavSat e Eurely si erano impegnate a unire le forze per sviluppare e gestire insieme il nuovo sistema, basato su un network di 30 satelliti che costituirà essere la risposta europea al Gps, l'attuale sistema di navigazione Usa. Un consorzio in cui a differenza di Airbus - l'Italia sarà presente in prima linea attraverso Finmeccanica. Sul fronte politico-indu-
striale resta però da vedere come verranno soddisfatte le pretese della Germania, finora il Paese meno favorevole alla nascita del consorzio unificato, al punto che la settimana scorsa il ministro tedesco del Trasporti, Manfred Stolpe, aveva minacciato il ritiro dei contributi di Berlino se non fossero state coinvolte maggiormente le imprese tedesche.
Si avvieranno ora i negoziati tecnici, che dovrebbero concludersi entro fine anno. Una volta firmato i] contratto è prevista anche la creazione di un'impresa interamente separata alla quale sarà affidato lo sfruttamento del sistema. Al consorzio toccherà l'impegno di due terzi delle risorse finanziarie, ovvero 1,4 miliardi di euro sui 2,1 miliardi di costo complessivo cui contribuirà anche il bilancio europeo. Soddisfazione è stata espressa anche dal commissario Ue ai Trasporti Jacques Barrot, per un'offerta comune che «presenta miglioramenti sostanziali rispetto alle due offerte precedenti separate e ambisce a risultati commerciali più elevati».