Le Bourget - Gli aerei C27J tra i favoriti per la gara indetta dal Pentagono
Ieri il fiore all'occhiello dell'Italia era la Fiat, oggi è Finmeccanica
Renato Narciso
Fonte: Il Riformista - 15 giugno 2005
Una volta l'Italia era la Fiat, oggi è Finmeccanica. Questa è la battuta che circola tra gli stand italiani del salone aeronautico di le Bourget. Una battuta che la dice lunga sull'organizzazione della società a partecipazione pubblica che controlla quasi tutta la produzione aeronautica italiana, proprio come la Fiat controlla quella dell'auto. La politica delle acquisizioni, insieme a una grande ca parità di programmazione e l'eccellente qualità dei prodotti proposti sul mercato, cercando di capire anzitempo le esigenze dei potenziali clienti, ha finito col dare i risultati sperati. L'ultima conferma di questa eccellente politica viene dalle affermazioni rilasciate ieri mattina dall'amministratore delegato di Alenia aeronautica Giovanni Bertokme e dal direttore generale Antonio Perfetti, che hanno annunciato che ci sono forti possibilità che gli Usa scelgano il C27J, l'aereo da trasporto tattico sviluppato da Alenia in collaborazione con l'americana Lockheed Martin, per le loro forze armate. La gara iniziale indetta dal Pentagono riguarda 33 aerei ma oltreoceano vi è un mercato potenziale di quasi 300 mezzi. Per gli Atr, invece, il tamtam del salone da per certa la firma del memorandum d'intesa con la Turchia per la fornitura alla sua marina militare di 10 Atr 72 in versione antisommergibile.
Lo stesso sottosegretario alla Difesa con delega all'aeronautica, Filippo Berselli, ha voluto sottolineare il grande momento delle industrie italiane dell'aerospazio, dell'elettronica e della difesa, pur ribadendo che siamo protagonisti in questo salone per merito di Finmeccanica, ma anche delle piccole e medie industrie leader in settori tecnologici di nicchia. «L'industria nazionale ha avuto coraggio - continua Berselli - e noi dobbiamo esserne molto orgogliosi. Comunque è importante l'azione del governo che grazie ai suoi buoni rapporti politici è riuscito a far ottenere all'Italia la commessa per il Marine One, l'elicottero presidenziale Usa». Va bene l'azione del governo, ma perché le altre industrie italiane non sono altrettanto competitive e in buona salute economica come quelle aerospaziali? «I prodotti aeronautici - risponde il sottosegretario - non sono copiabili dai paesi orientali come accade per il tessile e persino nell'auto. I manufatti i sono tra i più copiati al mondo e solo quelli ad alto contenuto tecnologico sono difficili da imitare». E per il rinnovo dei vertici di Finmeccanica? «Guarguaglini non si tocca, è una persona straordinaria e la sua riconferma non sarà un problema». Certo è sicuramente difficile da copiare un programma di costruzioni satellitari e gestione dei medesimi che Fmmeccanica mediante le controllate Alenia spazio e Telespazio ha deciso di intraprendere con la francese AlcateL Nei prossimi anni le 3 società gestiranno un mercato dai potenziale valore di quasi un miliardo e mezzo di euro. L'amministratore delegato di Telespazio Giuseppe Veredice, spiega che il mercato dei satelliti si svilupperà ulteriormente. I tre settori che lo interessano sono quello del lancio, della fabbricazione e della gestione dei satelliti. Finineccanica è impegnata con la Alcatel negli ultimi due settori. Precisamente vi è una joint venture tra l'Alenia spazio e la Alcatel (33% parte italiana e 67% francese) per la produzione di satelliti e una joint venture tra Telespazio e Alcatel per la gestione e la stimolazione al loro uso ove stavolta le percentuali sono invertite a favore dell'Italia.