Anche l'Italia partecipa alla realizzazione del velivolo militare
Arriva Neuron: il caccia senza pilota. Jumbo, riparte la sfida Usa-Europa
Giovanni Caprara
Fonte: Il Corriere della Sera - 15 giugno 2005
Non ci sarà più nel prossimo futuro un Barone Rosso o un Francesco Baracca: i caccia stanno perdendo il pilota.
I primi prototipi sperimentali già volano negli Stati Uniti ed ora sta nascendo il rivale europeo. Con un nome da fantascienza, «Neuron», e la forma di un triangolo tutto nero, sfida con la sua immagine minacciosa il rivale accanto, un grigio-argenteo Mirage (con uomo). Questo è il futuro dell'aviazione militare europea, ha ricordato il presidente Jacques Chirac presentandolo con orgoglio per due ragioni: perché è nato in Francia anche se poi è diventato un progetto europeo e perché finalmente può sfidare gli Stati Uniti anche su questa estrema frontiera. E il nuovo capitolo della contesa aeronautica tra le due sponde dell'Atlantico già incandescente sul versante civile per la disputa sugli aiuti dei governi a Airbus e Boeing e approdata per trovare un accordo (ancora impossibile), sui tavoli dell'organizzazione mondiale del commercio (Wto).
A riaccendere l'eterna disputa de] mercato delle ali sono stati i due ultimi aeroplani che ora si fronteggiano: il superjumbo a due piani Airbus A-300 da 550 posti e il Boeing Dreamliner B-787 da 295 posti. Quest'ultimo è nato come risposta ai gigante europeo con l'idea che oggi i viaggiatori preferiscano aerei medi capaci di collegare direttamente anche le città di media grandezza piuttosto che i grandi e sempre più affollati aeroporti delle megalopoli.
In realtà Boeing, pur dicendosi convinta della sua tesi, temendo di perdere il lucroso mercato dei Jumbo nel quale ha il monopolio da trent'anni, ora è intenzionata a varare una nuova versione migliorata del vecchio B-747. L'annuncio sembrava dover arrivare a Le Bourget, invece, «aspettiamo ordini da qualche compagnia ma riteniamo di lanciare la produzione entro l'anno» precisa il vicepresidente del marketing Boeing, Randy Baseler. Il gigante battezzato «747-Advanced» rinascerà - dicono i progettisti americani - con costi di servizio inferiori del 23 per cento per ogni viaggio rispetto al superjumbo Airbus. Inoltre trasporterà 450 passeggeri (50 in più rispetto al passato), avvicinandosi anche in questo al rivale, rispetto al quale sarà anche più economico, sostengono: soltanto 220 milioni di dollari (cioè una settantina meno dell'europeo). Intanto pure Airbus progetta il velivolo A-350 che assimila la logica del Dreamliner statunitense (ma non sarà altrettanto avanzato). Il trasporto aereo è di nuovo in crescita e la stessa Boeing (che dopo quattro anni è tornata a superare Airbus per gli ordini raccolti) ha rivisto al rialzo le stime degli aeroplani necessari peril prossimo ventennio.
Tutto ciò, naturalmente, alimenta la sfida che non poteva non estendersi al campo dei cosiddetti Ucav, cioè i caccia senza pilota. E «Neuron» è la risposta europea. Il programma da 400 milioni di euro vedrà volare il primo esemplare nel 2010 dopo un poderoso sforzo di ricerca tecnologica intrapreso congiuntamente oltre che dalla Francia che finanzia metà dell'impresa, dalla Svezia, dalla Grecia, dall'Olanda, dalla Spagna, da Israele e dall'Italia. «Il nostro Paese ha la rilevante quota del 20 per cento precisa Giovanni Bertolone, amministratore delegato di Alenia Aeronautica-Finmeccanica- E proprio per affrontare le nuove tecnologie di "Neuron" abbiamo intanto costruito e appena fatto volare in Svezia il velivolo sperimentale senza pilota, 'Sky-X', tutto italiano». Oggi il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi compirà una visita alle industrie italiane presenti al Salone aeronautico parigino.