II colosso italiano della difesa punta a triplicare gli ordini in America a 5,2 miliardi euro nei prossimi tre anni
Per Finmeccanica «obiettivo Usa»
Confermato l'interesse sulla francese Thales e sul mercato inglese - Guarguaglini: «Se servo rimango al vertice»
G.D.
Fonte: Il Sole 24 Ore - 14 giugno 2005
«Non ho nessuna preoccupazione. Se pensano che servo rimango, se pensano che non servo me ne vado a casa». Pier Francesco Guarguaglini taglia corto sul capitolo nomine alla Finmeccanica e delinea le strategie del gruppo aerospaziale per i prossimi anni, senza temere incognite per le scelte che il Governo dovrà affrontare nelle prossime settimane.
Il presidente e amministratore delegato del gruppo compirà 69 anni il 25 febbraio 2006, ma non teme di rimanere escluso «per la categoria dell'anagrafe», come è stata definita dal vicepremier Giulio Tremonti per la mancata conferma all'Eni di Vittorio Mincato. Guarguaglini è sereno e non crede che il suo incarico di capo azienda subirà ridimensionamenti, né che ci sarà uno sdoppiamento tra la figura di presidente e quella di amministratore delegato. Le nomine saranno fatte dall'assemblea il 12 luglio. Intanto, il ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, lo promuove. «Guarguaglini ha portato degli ottimi risultati. Tutti quelli che hanno lavorato e lavorano bene non devono temere nulla», ha risposto Scajola a una domanda sulla possibile riconferma del numero uno di Frnmeccanica
Tra ì dossier più caldi sul tavolo del gruppo c'è la possibile alleanza con la francese Thales nell'elettronica della difesa.
Inoltre, un altro gruppo francese, la Das, sault, ha annunciato che vuole vendere la sua quota del 5,7% in Thales. Finmeccanica è interessata? «Certamente se Finmeccanica dovesse fare un'alleanza industriale con Thales - ha risposto Guarguaglini la quota azionaria che ci interessa dovrebbe essere molto più alta. Comunque noi siamo interessati a una cooperazione, lo abbiamo detto, adesso aspettiamo che il nuovo Governo francese esamini le varie opzioni che il management della società ha presentato agli azionisti. Non credo che una scelta venga fatta prima di settembre».
L'azionista principale di Thales è lo Stato con il 32%, seguito da Alcatel con il 9,5%. Anche Scajola ha parlato dell'argomento. «Siamo interessati a una cooperazione con Thales, bisognerà vedere le condizioni», ha detto IL ministro delle Attività produttive, che ieri ha avuto uno scambio di battute con il presidente francese, Jacques Chirac, alla presentazione del mock up del Neuron, il ve Livolo europeo da combattimento senza nota. El progetto Neuron è sviluppato dalLa Dassault, che ha una quota del 50% su un costo complessivo di 400 milioni di euro. L'italiana Alenia aeronautica parteciperà con il 22% e una quota di investimento di 90 milioni di curo, finanziati dalla legge 808 del ministero Attività produttive.
La Francia ha «un'eccellente cooperazione con l'Italia», ha detto Chirac incontrando Guarguaglini e Scajola. II presidente francese ha apprezzato lo stand nel quale sono esposti i prodotti delle società del gruppo Finmeccanica, sottolineando che «il design italiano si distingue». Inoltre Chirac ha fatto a Guarguaglini i «complimenti per l'accordo con Alcatel» nel settore dello spazio. E il ministro Scajola ha risposto che «tra Francia e Italia c'è un'ottima collaborazione».
Guarguaglini ha detto che il gruppo Finmeccanica è «un operatore chiave nell'aerospazio e difesa, molto concentrato su questi settori, con una crescente presenza in importanti mercati della difesa, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, che insieme all'Italia costituiranno i tre mercati principali di riferimento per il gruppo». Guarguaglìni ha detto che «c'è stata una profonda trasformazione rispetto al 1997, quando Finmeccanica era una società statale che aveva bilanci in rosso», segnalando che i ricavi sono aumentati dagli 8 miliardi di euro del 1997 agli 11,8 miliardi del 2004 (9,7 miliardi nel solo aerospazio e difesa), calcolando pro-forma gli effetti delle acquisizioni di Agusta Westland, delle attività Bae nell'elettronica e dell'alleanza nello spazio con Alcatel. «Ormai un quarto del nostro fatturato nell'aerospazio proviene dalle attività in Gran Bretagna e - ha aggiunto Guarguaglini - dopo il successo per l'elicottero Agusta Westland del presidente degli Stati Uniti puntiamo ad altre affermazioni in quel mercato, in particolare nell'aeronautica con l'aereo da trasporto militare C27J». Guarguaglini prevede che gli ordini del gruppo negli Stati Uniti possano triplicare nel triennio 2005-2007 al livello di 5,2 miliardi di euro, rispetto a 1,6 miliardi nel 2002-04. Sulle ipotesi di deconsolidare o cedere le attività civili (Ans. aldo), sta perdendo quota quella di trasferirle alla società pubblica Fintecna in un polo insieme alla Fincantieri. Guarguaglini ha detto però che «una decisione defmitiva non è ancora stata presa». E Scajola ha detto che «entro la fine dell'anno il Governo deciderà sul destino delle attività civili di Finmeccanica e conseguentemente se dare vita alla Finmeccanica 2». Il direttore generale Giorgio Zappa ha precisato comunque che, di fronte agli importanti investimenti previsti dalle Ferrovie dello Stato, «è importante che vengano valorizzate le presenze industriali delle aziende italiane, nel senso che Ansaldo Breda e Alstom dovranno ottenere il cento per cento degli ordini di treni previsti». La Thales ha annunciato un accordo con la Selex Sensors, l'ex Bae Avionics ora controllata da Finmeccanica, per fornire all'Agusta Westiand in Inghilterra il supporto operativo per gli elicotteri Sea King. Un ulteriore segnale della predisposizione dei due gruppi per un'alleanza a tutto campo.