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COMMERCIO ARMI: BANCA ETICA, BPM NON HA FINANZIATO OPERAZIONI

Fonte: Agenzia AGI - 20 maggio 2005


Roma, 20 mag - Dopo la notizia della comparsa di Banca Popolare di Milano tra gli istituti di credito che nel 2004 hanno fornito servizi per il commercio di armi italiane all'estero, si e' aperto un confronto tra Banca Etica e Bpm che ha portato quest'ultima a ribadire il proprio impegno sui temi della responsabilita' sociale d'impresa. La Bpm ha chiarito la propria posizione relativamente ai finanziamenti all'industria bellica, regolati dalla Legge 185 del 1990, riaffermando che non ha mai finanziato le operazioni, ma e' stata esclusivamente domiciliataria di incassi/pagamenti. Secondo il presidente Roberto Mazzotta "le esigenze di maggior attenzione, che provengono dal mondo del volontariato e della solidarieta', meritano comunque ogni possibile considerazione". A tal fine, Bpm si impegna, anche in futuro, a non partecipare ad operazioni di finanziamento che riguardino esportazione, importazione e transito di armi e sistemi d'arma. Inoltre, Bpm si impegna a valutare eventuali operazioni, rientranti tra quelle previste dalla legge 185/90, in modo da assicurare trasparenza e coerenza con i propri principi di 'banca non armata'. Fabio Salviato, presidente di Banca Etica, si e' dichiarato soddisfatto della presa di posizione di Bpm in merito a esportazione, importazione e transito di armi e sistemi di arma previsti dalla legge 185 del 1990. (AGI)

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