Dieci fregate e un dividendo
Poco meno di 400 milioni per ognuna delle dieci navi. Il contratto definitivo sarà siglato in ottobre e la prima fregata uscirà dal cantiere nel 2010, mentre le altre seguiranno al ritmo di una ogni 12 mesi e verranno tutte varate fra Riva Trigoso e Muggiano (La Spezia).
Con la maxicommessa Fremm (Fregate Europe Multi Missione), un valore da 4 miliardi di euro, Fincantieri chiude un mese di successi. 11 bilancio 2004 della società, al 95,3% controllata da Fintecna, è stato depositato a fine marzo e segna un utile netto di quasi 100 milioni, contro i 91 del 2003. Soprattutto, per la prima volta nella storia, contiene un (sia pur piccolo) dividendo da distribuire ai soci: 10,1 milioni, il 3% del capitale.
Il 28 aprile la Camera di commercio di Genova ha premiato come «protagonista dello sviluppo» l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, perché "riportando a Sestri Ponente la costruzione delle navi da crociera ha aumentato la produzione del polo ligure e favorito una fortissima espansione dell'indotto sul territorio". Infine, il 29 aprile, il governo Berlusconi ha annunciato di avere inserito il progetto Fremm nell'emendamento al decreto legge per la competitività e ha stanziato i 4 miliardi per l'ammodernamento della flotta militare.
Il programma era stato varato congiuntamente due anni fa dai due ministeri della Difesa di Italia e Francia e prevede la costruzione di 27 unità, 10 italiane e 17 francesi. Le nuove fregate, attribuite alla classe Rinascimento, sostituiranno le navi della classe Lupo e Maestrale, prodotte da Fincantieri negli anni Settanta. Lo sviluppo del progetto è stato affidato in Italia alla Orizzonte Sistemi Navali (per ii 51% Fincantieri e per il 49% Finmeccanica) e in Francia ad Armaris.
UN RICCO «PORTAFOGUO». Nel corso degli ultimi 1,5 mesi, prima della commessa Fremm, Fincantieri si era aggiudicata 18 nuovi ordini: sette navi da crociera, dieci traghetti e un pattugliatore, per un totale di altri 4 miliardi di euro. Il portafoglio della società, a tutt'oggi, sfiora gli 8,5 miliardi nel solo settore passeggeri, con altre dieci navi in costruzione negli stabilimenti di Marghera, Sestri Ponente e Monfalcone, che saranno varate entro ii 2008. In prima linea sono le grandi navi ordinate da Costa Crociere fin dal 2000, per un totale di 2 miliardi. Due sono già state consegnate: la prossima è la Costa Concordia, che uscirà dal cantiere di Sestri nell'estate 2006.
Dalla fine del 2004, inoltre, Fincantieri è entrata in joint venture con il gruppo Benetti nella progettazione e costruzione (a Muggiano) di yacht oltre 170 metri di lunghezza: «Noi apportiamo un patrimonio di conoscenze e di tecnologia maturato con le navi militari ad alto contenuto tecnico» spiega Bono «che sono fondamentali nella definizione degli scafi, delle performance, della silenziosità».
Tra ferry e navi da trasporto, infine, le commesse Fincantieri da portare a termine sono 12 entro il 2009. In campo militare, invece, sono in costruzione due sommergibili, due fregate, una portaerei e un pattugliatore. Ora si aggiungono anche le dieci navi della classe Rinascimento: per 19.300 dipendenti Fincantierì, un lavoro assicurato almeno fino al 2020.