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Armi/Cina: l'Europarlamento dice no alla rimozione dell'embargo

L'Assemblea di Strasburgo, in una risoluzione di oggi, ha anche espresso "profonda preoccupazione per l'ingente numero di missili puntati contro lo Stretto di Taiwan"
Benedetta Verrini
Fonte: Vita.it - 14 aprile 2005

Il Parlamento europeo ha approvato oggi una risoluzione sulla politica estera e di sicurezza comune dell'Ue in cui, tra l'altro, si reitera la posizione contraria alla revoca dell'embargo Ue sulla vendita di armi alla Cina.
Al punto 32 della risoluzione, approvata con 431 voti favorevoli, 85 contrari e 31 astenuti, l'Europarlamento:
"- deplora che le relazioni con la Cina abbiano registrato progressi soltanto in ambito commerciale ed economico, senza alcuno sviluppo di rilievo per quanto riguarda i diritti dell'uomo e la democrazia;
- reitera la richiesta di un codice vincolante dell'Unione a disciplina delle esportazioni di armi;
- invita il Consiglio a non revocare l'embargo sulla vendita di armi e a individuare soluzioni per agevolare il dialogo, allentare la tensione e incoraggiare il disarmo tra le due sponde dello Stretto, sostenendo Taiwan quale modello di democrazia per tutta la Cina".

Al punto 33, inoltre, l'Assemblea di Strasburgo "esprime profonda preoccupazione per l'ingente numero di missili nella Cina meridionale puntati contro lo Stretto di Taiwan e per la cosiddetta "legge anti-separazione" della repubblica poplare cinese, che aggrava senza alcuna ragione la situazione nello Stretto; invita la repubblica popolare cinese e la Repubblica di Cina (Taiwan) a ripristinare il dialogo politico sulla base di una comprensione e di un riconoscimento reciproci, per promuovere la stabilitá, la democrazia, i diritti dell'uomo e lo stato di diritto in Asia orientale".

Note: Articolo originale su:

http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=54073
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