Servono soldi per le nuove navi

CHIARO, efficace ed essenziale il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Sergio Biraghi, ha presentato il Rapporto 2004 della forza armata, chiaro, efficace ed essenziale proprio come lui.
C'è l'allarme perché l'Italia rischia tra breve di rimanere senza fregate visto che quelle attuali, ormai trentenfli, stanno per andare in pensione e quelle nuove sono in ritardo per motivi economici,
«C'è preoccupazione per i ritardi del programma italo-francese Fremm, per la costruzione di 27 nuove fregate multi-missione, 17 destinate alla Francia e 10 all'Italia - ha spiegato Biraghi - Servono 400 milioni di euro da pagare in 15 anni In che modo, ci penserà Siniscalco, ma certamente se il Paese può contare su una Marina più contenuta nelle dimensioni della sua flotta, (ma anche nel personale visto che sono stati già raggiunti i limiti consigliati di 34 mila unità, sempre per risparmiare,) ma molto più qualificata dal punto di vista professionale e tecnologico, c'è una generale obsolescenza dei mezzi: ogni ulteriore indugio potrebbe gravemente riflettersi sull' efficienza della forza armata nel medio-lungo periodo"
Ma nel rapporto ci sono anche la soddisfazione per i risultati raggiunti, primo fra tutti quello di essere riconosciuti dalla Nato al top delle Marine e l'entrata in funzione, da giugno, del Centro di controllo del traffico mercantile del Mediterraneo, cui partecipano le Marine militari di 22 Paesi che si affacciano sul «Mare Nostrum» per un più attento monitoraggio della circolazione marittima, ma anche come organismo di contrasto ai traffici illegali e alle minacce terroristiche: il traffico nel Mediterraneo cresce del 10% l'anno con il 20% dei trasporti di petrolio mondiali.