Il Comune di Berlingo (BS) si impegna contro i caccia

Fonte: Comune di Berlingo - 04 luglio 2013

NO F35 Ecco il verbale di Giunta con il quale il Comune di Berlingo (provincia di Brescia) ha deciso di approvare atto di indirizzo contro i cacciabombardieri F-35.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. Avv. Cristina Bellini, nella qualità di Sindaco, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopra indicato.

****

page1image85096

Delibera N° 56 del 10-06-2013

Partecipa alla seduta il Consigliere Delegato sig.ra De Cecco Amalia. LA GIUNTA COMUNALE

PREMESSO:

  • cheilnostroPaesestaattraversandounagravissimacrisifinanziariaedeconomicache sta provocando un forte aumento della povertà, della disoccupazione, del disagio e dell’insicurezza sociale i cui segni sono già ben visibili sul nostro territorio;

  • che negli ultimi anni è stata realizzata una drastica riduzione della spesa pubblica e in particolare dei fondi a disposizione in settori di vitale importanza per i cittadini come la sanità e l’istruzione; i fondi nazionali a carattere sociale (fondo politiche sociali, fondo per la non autosufficienza, fondo per i giovani,...) sono passati da 1,594 miliardi del 2007 a 193 milioni di euro del 2012;

  • che i tagli agli Enti Locali e alle Regioni nel periodo 2011-2013 superano i 33 miliardi di euro e hanno compromesso la loro capacità di fornire risposte concrete ed efficaci alle necessità fondamentali dei cittadini e delle famiglie;

    CONSIDERATO che negli ultimi decenni i problemi della sicurezza economica, sociale e ambientale hanno assunto una posizione prioritaria rispetto a quelli della difesa militare e che gli stati hanno sempre più difficoltà ad assicurare la necessaria coesione sociale ed economica e quindi a mantenere la pace interna;

    RICORDANDO che l’ONU e l’Unione Europea sono da tempo impegnati ad ampliare la dimensione umana del concetto di pace e sicurezza includendovi il benessere economico, stabilità politica, democrazia, sviluppo, pace sociale, diritti umani e bisogni primari quali educazione, salute, alimentazione, alloggio;

    CONSIDERATO:

    • che l’Italia aveva previsto nel 2002 di acquistare 131 cacciabombardieri F35 denominati Joint Strike Fighter (JSF) per un costo di circa 15 miliardi di euro a cui si deve sommare un costo d’uso e di manutenzione valutato in oltre 40 miliardi di euro;

    • che si tratta di un’arma da guerra con capacità di trasporto di ordigni nucleari palesemente in contrasto sia con l’articolo 11 della Costituzione italiana che con la Carta dell’Onu e che le missioni di pace previste dalle Nazioni Unite escludono l’impiego di simili ordigni distruttivi;

    • che, anche secondo il Pentagono, l’aereo deve ancora risolvere numerosi problemi tecnici mentre continuano a lievitare i suoi costi e che le ricadute occupazionali in Italia sono alquanto basse e incerte;

    • che una recente ricerca dell’Università del Massachusetts ha calcolato che se investiamo un miliardo di dollari nella difesa abbiamo 11.000 nuovi posti di lavoro, 17.000 se lo impegniamo nelle energie rinnovabili e 29.000 se andasse nel settore dell’educazione;

    • che diverse nazioni partner del progetto JSF stanno rivedendo i loro programmi di acquisto anche rinviandoli nel tempo;

      RICORDANDO che se l’Italia si ritira dal suddetto progetto non deve pagare nessuna penale;

page2image23440

Delibera N° 56 del 10-06-2013

CONSIDERATO che il nostro Paese già spenderà nel 2012 oltre 23 miliardi di euro per la Difesa, collocandosi, secondo la classifica del SIPRI al decimo posto al mondo per spese militari (anno 2010);

RICORDANDO l’appello lanciato dalla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25 settembre 2011 alla quale hanno partecipato oltre duecentomila persone;

PRESO ATTO delle proposte avanzate da numerose organizzazioni della società civile e in particolare dalla Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della Pace che invitano a ridurre le spese militari come sta succedendo in tutti i paesi occidentali;

DATO ATTO che ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267, il presente provvedimento non necessita dei pareri di regolarità tecnica e contabile essendo mero atto di indirizzo;

VISTO lo Statuto comunale;
VISTO il D.Lgs.vo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni ed integrazioni; Con voti favorevoli unanimi, espressi nei modi di legge,

DELIBERA 1) di chiedere al Parlamento e al Governo:

  • di non procedere all’acquisto del cacciabombardiere F35 destinando i soldi risparmiati al rilancio e allo sviluppo del Paese;

  • di procedere ad una rapida revisione e riduzione complessiva della spesa militare ridefinendo altresì, in modo aperto e democratico, una nuova politica di sicurezza e una rinnovata politica estera italiana ed europea coerenti con il dettato della nostra Costituzione e la Carta delle Nazioni Unite.

    2) di chiedere al Servizio Pubblico Radiotelevisivo (Rai) di promuovere finalmente una discussione aperta e trasparente sulle spese militari, il bilancio della Difesa e la riforma del nostro sistema di sicurezza in modo da consentire a tutti gli italiani di decidere in modo responsabile;

    3) di inviare la presente deliberazione al Presidente del Consiglio, ai Presidenti e capigruppo di Camera e Senato nonché al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e alla Campagna “Taglia le ali alle armi”;

    4) di dichiarare, con il consenso unanime, immediatamente eseguibile la presente deliberazione, ai sensi dell’art. 134, comma 4 del Decreto Legislativo 18.08.2000, n. 267.