La Campagna "Italia, ripensaci" - fase 2.0
Promossa dalla Rete Italiana per il Disarmo e da Senzatomica, la Campagna “Italia, ripensaci” è nata a ottobre 2016, in occasione del voto nel Primo Comitato dell’Assemblea Generale dell’ONU sulla risoluzione che chiedeva all’Assemblea Generale di approvare una conferenza di Stati per adottare uno strumento giuridicamente vincolante che prevedesse la messa al bando e lo smantellamento delle armi nucleari. L’Italia votò contro. Era il 27 ottobre 2016. C’era tempo per ripensarci, visto che la risoluzione L41 avrebbe poi dovuto essere convalidata dal voto in Assemblea Generale, come avvenne il 23 dicembre successivo. In quell’occasione l’Italia votò a favore, in effetti, insieme alla maggioranza degli Stati; ma successivamente ammise di averlo fatto per errore. In pratica, non cambiava niente: la maggioranza era schiacciante, con o senza il voto dell’Italia. 113 a favore, 35 contrari, 13 astenuti.
Ma l’Italia (cioè, il Governo italiano e i diplomatici che lo rappresentavano), nonostante le ripetute richieste da parte della società civile, non ha partecipato alle conferenze in cui gli Stati hanno dibattuto sui grandi temi del disarmo globale per raggiungere, alla fine, una posizione comune e condivisa.
Con i due appuntamenti della conferenza degli Stati, a marzo e a giugno-luglio 2017, la Campagna “Italia, ripensaci” si è inquadrata nelle attività internazionali coordinate da ICAN e si è guadagnata molte adesioni e molta attenzione anche sui media. L’adozione del testo del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari, il 07.07.2017, e la successiva attribuzione del Premio Nobel per la Pace a ICAN, hanno fatto convergere l’attenzione sulle campagne internazionali. Dalla fine della Guerra Fredda non si è mai parlato così tanto di disarmo nucleare in Italia!
Papa Francesco e il Dicastero per lo sviluppo umano integrale della Santa Sede avevano già da tempo l’idea di convocare un convegno internazionale ad alto livello e l’adozione del testo del Trattato ha aggiunto slancio all’iniziativa, che si è svolta in Vaticano il 10 e 11 novembre 2017.
Durante le giornate di Oslo, dal 9 al 12 dicembre, abbiamo non solo celebrato l’attribuzione del Premio Nobel alla Campagna internazionale ICAN, ma approfittato per incontrarci, condividere idee, proposte e progetti futuri. Sono quasi 500 i gruppi e le associazioni in tutto il mondo che collaborano alla campagna. Nell’assegnazione del Nobel l’Istituto norvegese ha voluto riconoscere il ruolo delle organizzazioni della società civile, forse anche rilanciare l’incipit della Carta delle Nazioni Unite, “Noi, Popoli della Nazioni Unite …”. E di certo si è voluto ritornare alla prima risoluzione approvata in Assemblea Generale a Londra il 24 gennaio 1946, in cui ci si impegnava ad eliminare le armi di distruzione di massa.
La Campagna “Italia, ripensaci” si coordina con le altre campagne nazionali a sostegno dell’entrata in vigore del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari, in primo luogo con quelle portate avanti nei paesi la cui situazione è più simile a quella italiana: il Belgio, la Germania e i Paesi Bassi, tutti paesi europei membri della Nato e che ospitano armi nucleari statunitensi sul proprio territorio.
In questo momento (febbraio 2018) siamo in campagna elettorale. Ma non per questo la campagna si ferma. Anzi. Con qualsiasi Parlamento, con qualsiasi Governo, la campagna continua a dire: “Italia, ripensaci”.
Il percorso che ha portato alla Campagna “Italia, ripensaci” è partito da lontano, dalle tante iniziative che le nostre associazioni hanno portato avanti negli anni. Ecco un quadro sintetico delle iniziative passate:
(1987 – 1992) Digiuno collettivo ogni anno dal 6 al 9 agosto, davanti alla base USA a Longare (VI), in passato deposito di armi nucleari statunitensi.
(1996 - ) Via Crucis da Pordenone a base USAF di Aviano, ogni anno nella quinta domenica di Quaresima.
(2007-2008) Unfuturosenzatomiche: presentazione di una Legge d’iniziativa popolare per dichiarare l’Italia paese libero da armi nucleari.
(2011 - ) Senzatomica: Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari. Mostra sul disarmo nucleare.
(2009 - ) Pace in Bici: ogni anno, nei giorni degli anniversari di Hiroshima e Nagasaki (6 – 9 agosto), un’iniziativa per un mondo libero da armi nucleari che si conclude davanti alla base USAF di Aviano. Incoraggia i comuni attraversati dal percorso ad aderire a Mayors for Peace (Sindaci per la Pace).