L’Iniziativa Umanitaria e la Solenne Promessa dell’Austria

Il percorso internazionale per la messa al bando delle armi nucleari
Fonte: Beati i costruttori di Pace - 25 settembre 2015

Nel documento finale della Conferenza di Riesame del TNP del 2010 gli Stati esprimevano “la profonda preoccupazione per le catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso di un’arma nucleare.”

ICAN Era il risultato di un’azione nuova, promossa da organizzazioni non governative come il Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e i Medici per la prevenzione della guerra nucleare (IPPNW), che miravano a spostare il centro della discussione dal livello militare-strategico al livello delle conseguenze. Se le conseguenze sono talmente catastrofiche che niente e nessuno è in grado di porvi rimedio, allora le considerazioni militari devono passare in secondo piano.

Appoggiata da subito da un certo numero di Stati, l’Iniziativa Umanitaria divenne una Dichiarazione che, a turno, veniva presentata nei consessi dell’ONU per raccogliere adesioni: Norvegia, Sud Africa, Nuova Zelanda, e altri, presentarono in diverse sedute dell’assemblea il documento ed arrivarono a raccogliere l’adesione di oltre cento Stati.

Nel 2013 si tenne la prima Conferenza dell’Iniziativa Umanitaria a Oslo, seguita nel 2014 da una seconda ospitata dal Messico a Nayarit, e nel dicembre di quell’anno da una terza a Vienna.

Vi parteciparono anche molte organizzazioni non-governative internazionali, con conferenze di società civile nei giorni immediatamente precedenti. Il movimento per il disarmo nucleare cresciuto intorno all’Iniziativa Umanitaria si è rivelato pieno di energia e vitalità, capace di radunare giovani e meno giovani, gli attivisti di sempre e le nuove leve. La rete internazionale ICAN (la Campagna internazionale per la messa al bando delle armi nucleari) ne è stato uno dei principali motori.

Austrian Pledge Il percorso internazionale dell’Iniziativa Umanitaria, con uno straordinario lavoro da parte di esperti in ogni campo che hanno studiato e descritto in dettaglio la situazione del mondo oggi, ha portato all’attenzione di tutti l’enorme rischio di una detonazione nucleare, con conseguenze talmente catastrofiche per gli essere umani, che nessuna della agenzie preposte a porvi rimedio avrebbe speranze di riuscire nel compito. Oggi siamo in grado di valutare la complessità di interrelazioni per cui, per esempio, la detonazione di alcune bombe nel subcontinente indiano porterebbe ad una carestia in Africa equatoriale, e così via.

Alla conclusione della Conferenza di Vienna dell’Iniziativa Umanitaria, nel dicembre 2014, il governo austriaco ha reso pubblico un documento in cui si impegna, con una Solenne Promessa,

“...a perseguire l’imperativo della sicurezza umana per tutti...”

“...a colmare il vuoto giuridico per realizzare la proibizione e l’eliminazione delle armi nucleari...”

“...a cooperare con tutte le parti ... in ogni azione che miri a stigmatizzare, proibire ed eliminare le armi nucleari...

Sono ormai 117 gli Stati che hanno sottoscritto la Solenne Promessa dell’Austria. Ma non l’Italia (dati del 18 settembre 2015, secondo il sito di ICAN, http://www.icanw.org/pledge/)



Note: L’Austria e la sua solenne promessa


In considerazione del danno inaccettabile causato alle vittime delle esplosioni e delle sperimentazioni delle armi nucleari ...;

Consapevoli del fatto che le conseguenze immediate, a medio e a lungo termine dell’esplosione di un’arma nucleare risultano significativamente più gravi di quanto si ritenesse in passato ... arrivando potenzialmente a minacciare la sopravvivenza dell’umanità;

Riconoscendo la complessità e l’interrelazione tra tali conseguenze per la salute, l’ambiente, l’infrastruttura, la sicurezza alimentare, il clima, lo sviluppo, la coesione sociale e l’economia globale, conseguenze che sono sistemiche e potenzialmente irreversibili;

Consapevoli che il rischio dell’esplosione di un’arma nucleare è oggi significativamente più elevato di quanto si ritenesse in precedenza...;

Consapevoli del fatto che il rischio che le armi nucleari possano essere usate ... potrà essere evitato solo quando tutte le armi nucleari saranno state eliminate;

Sottolineando che le conseguenze ... riguardano la sicurezza dell’umanità intera ... e sollevano profonde questioni di ordine morale ed etico che vanno oltre il dibattito sulla legalità delle armi nucleari;

In considerazione del fatto che non esiste alcuna capacità di risposta nazionale o internazionale in grado di rispondere in maniera adeguata ... e che tale capacità con tutta probabilità non esisterà mai;

Affermando che è nell’interesse della sopravvivenza dell’umanità che non vengano mai più usate le armi nucleari, in nessuna circostanza;

Ribadendo il ruolo cruciale delle organizzazioni internazionali e delle agenzie ONU pertinenti, del movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, dei rappresentanti eletti, delle università e della società civile nel conseguire l’obiettivo condiviso di un mondo libero da armi nucleari;

Noi riteniamo essere responsabilità nostra, e di conseguenza sottoscriviamo questa Solenne PromessaPromettiamo solennemente di perseguire l’imperativo della sicurezza umana per tutti e di promuovere la protezione dei civili dai rischi derivanti dalle armi nucleari;

Ci appelliamo a tutti gli Stati Parti del TNP affinché rinnovino il proprio impegno alla realizzazione piena e urgente degli obblighi contratti in base all’articolo VI, e a questo scopo di identificare e perseguire le misure efficaci necessarie a colmare il vuoto giuridico per realizzare la proibizione e l’eliminazione delle armi nucleari e ci impegniamo a cooperare con tutti le parti al fine di realizzare questo obiettivo;

Ci appelliamo a tutti gli Stati militarmente nucleari affinché intraprendano provvedimenti immediati per ridurre il rischio di detonazioni di armi nucleari, compresa la riduzione dello status operativo delle armi nucleari, e la rimozione delle armi nucleari dall’effettivo dispiegamento per una custodia sicura nei depositi, riducendo il ruolo delle armi nucleari nelle rispettive dottrine militari insieme alla riduzione tempestiva di tutti i tipi di armi nucleari;

Promettiamo solennemente di cooperare con tutte le parti coinvolte, gli Stati, le organizzazioni internazionali, il movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, parlamentari e società civile, in ogni azione che miri a stigmatizzare, proibire ed eliminare le armi nucleari per le loro conseguenze umanitarie inaccettabili e tutti i rischi ad esse connessi.