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Acquisizioni e insider trading, spunta una nuova pista Usa

Il ruolo di Cola e i rapporti con la famiglia Guagliarini. Occhi puntati sull'acquisto nel 2008, per oltre 3 miliardi di euro, della Drs Technologies, terza industria militare più importante del mondo
Carlo Bonini
Fonte: La Repubblica.it - 29 maggio 2010

In principio, il 2005, furono gli elicotteri del Presidente George W. Bush (una commessa da 6 miliardi di dollari, cresciuta fino a 13, per poi essere annullata da un Barack Obama appena insediato). Ma poi venne dell'altro. E che altro. Una seconda, cruciale acquisizione di Finmeccanica sul mercato statunitense che entra ora nell'orizzonte dell'inchiesta sui fondi neri all'estero. Perché, come la prima, ha le stimmate di Lorenzo Cola, il "facilitatore" in tre continenti (Asia, Africa, Nord America) del presidente e amministratore delegato di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini, il "consulente" che sappiamo commensale e socio in affari del "nero" Gennaro Mokbel. Parliamo dell'acquisizione della "Drs Technologies Inc". E di un anno, il 2008, in cui alla banda Mokbel vengono aperte le porte della terza industria militare più importante al mondo. Selrx Finmeccanica

La "Drs Technologies Inc.", con sede a Parsippany, in New Jersey, è uno dei principali contractor della Difesa americana (10 mila dipendenti e un fatturato che viaggia sui 3 miliardi di dollari l'anno). Quotata alla borsa di New York, produce e sviluppa sistemi d'arma e di elettronica destinati all'esercito statunitense e all'intelligence. E in quel 2008, Finmeccanica la compra per 5 miliardi e 200 milioni di dollari (3 miliardi e 400 milioni di euro). La cifra è molto importante. Ma ancora più importante è che, per la prima volta nella storia americana, una società strategica nel comparto della Difesa e dell'intelligence viene acquisita da una azienda europea. Lorenzo Cola è della partita. Ma con quale ritorno? E a fronte di che tipo di lavoro? E soprattutto: cosa e chi si muove intorno a quell'operazione?

È un fatto, magari solo una curiosa coincidenza, che sul "merge" Finmeccanica-Drs, la Sec, nel maggio del 2008, avvia un'azione per insider trading nei confronti di un giovanissimo ingegnere meccanico guarda caso italiano: tale Cristian De Colli, 28 anni, per giunta residente a Roma. E che il 22 ottobre di quell'anno, il giudice distrettuale del Southern District di New York, Paul A. Crotty, condanna De Colli a restituire il gruzzolo che ha portato a casa trafficando sul titolo Drs (ha comprato azioni ordinarie e opzioni call) prima della acquisizione di Finmeccanica grazie a informazioni privilegiate di cui "non vuole o non può - si legge nella sentenza americana - indicare la fonte". Parliamo di due milioni e 600 mila dollari. Vale a dire, i 400 mila che il ragazzo ha investito per comprare titoli Drs (una somma consistente per un ventottenne) più i 2 milioni e 200 mila che ha realizzato di plusvalenza rivendendoli a fusione avvenuta. Non esattamente un colpo da dilettante.

Ma torniamo a Lorenzo Cola. Nel suo comunicato di ieri, Finmeccanica del suo consulente e "facilitatore" non fa alcuna menzione. Resta, in questa storia, un convitato di pietra. Che tuttavia, si scopre ora, lavorava anche per la signora Guarguaglini. Come spiegano oggi fonti qualificate vicine all'azienda, Cola non era infatti di casa soltanto negli uffici di piazza Montegrappa, a Roma (la sede di Finmeccanica), ma anche in quelli della "Selex sistemi integrati", controllata Finmeccanica, di cui Marina Grossi, moglie di Guarguaglini, è amministratore delegato dal 2005. "Il suo contatto in azienda - aggiungono le stesse fonti - è stato ed è il vicedirettore della società, Letizia Colucci. Ma i rapporti con i Guarguaglini sono diretti, familiari, e arrivano anche a una delle figlie".
Dicono che Cola eviti da qualche tempo l'Italia e abbia scelto il sud della Francia come residenza europea quando non è a Washington. È facile immaginare che i suoi conti esteri, ammesso non siano già stati individuati e abbiano dunque già "parlato", possano dire molto della sua rete di rapporti, del suo lavoro. Certo, il suo legame con i coniugi Guarguaglini e il suo ruolo cruciale nelle operazioni di Finmeccanica negli Stati Uniti si confermano uno dei punti di faglia di questa storia. A tal punto che, ieri sera, più di una fonte vicina all'azienda riferiva che Marina Grossi stia pensando in queste ore alle dimissioni.

Note: Articolo al link http://www.repubblica.it/cronaca/2010/05/29/news/acquisizioni-trading-4418314/
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