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Se scoppiasse una guerra nucleare tra India e Pakistan...

La corrispondenza di Lisa Clark
Lisa Clark
Fonte: Rete Disarmo - 06 maggio 2010

1 billion dead... Usando come esempio la regione sud-asiatica, un gruppo di scienziati del clima ha studiato quali potrebbero essere le conseguenze di ciò che viene descritto come un "conflitto nucleare regionale", con l'esplosione di 100 bombe atomiche potenti come quella di Hiroshima. Oltre alle decine di morti immediate, si avrebbe uno sconvolgimento climatico senza precedenti. Il fumo, le polveri e i detriti causati dalla distruzione degli agglomerati urbani salirebbero nella troposfera ed entrerebbero nella stratosfera. La nube di detriti bloccherebbe la radiazione solare, riducendola del 7-10%: ne conseguirebbe un raffreddamento della temperatura globale, con conseguente riduzione delle precipitazioni, che perdurerebbe per un decennio circa.
Entro dieci giorni dalle esplozioni atomiche, la temperatura media si abbasserebbe in media di 1,25%. Nell'anno successivo, la riduzione delle precipitazione del 10% e la forte riduzione del monsone estivo asiatico eserciterebbero un forte impatto negativo sulla produzione agricola., conseguenze che durerebbero per molti anni, riducendo la durata delle stagioni vegetative. La produzione agricola calerebbe.

Attualmente ci sono un miliardo di persone che soffrono di malnutrizione cronica. Altre centinaia di milioni vivono in paesi che dipendono dall'importazione di cereali. Anche un piccolo calo nella produzione agricola potrebbe far aumentare in modo significativo il prezzo del grano, e far scattare aggiotaggio e altri comportamenti: i più poveri non avrebbero più accesso al cibo. Non è possibile fare una stima precisa, dicono gli scienziati, ma sembra ragionevole poter prevedere una mortalità globale per carestia di un miliardo di persone. Una carestia di queste dimensioni porterebbe anche a vaste epidemie, e indurrebbe grandi movimenti di popolazioni, fomenterebbe conflitti civli e guerre.

Questo caso di studio che ho brevemente descritto è solo uno dei quattro contenuti nella pubblicazione di cui sotto.

Note: Ricerca coordinata da climatologi di varie università (Rutgers, Colorado e altre) e ripresa in una pubblicazione dell'IPPNW (Medici contro la guerra nucleare, Premio Nobel per la Pace , 1985).
www.ippnw.org

"Zero is the only option", www.nuclear-zero.org
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