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Da New York

ICAN: la Convenzione sulle Armi Nucleari

La corrispondenza di Lisa Clark
Lisa Clark
Fonte: Rete Disarmo - 04 maggio 2010

Domenica, alla fine della manifestazione, sono state consegnate al Presidente della Conferenza di Riesame del TNP, l'ambasciatore filippino Cabactulan, le firme di 20 milioni di cittadini del mondo. Queste donne e questi uomini chiedono con forza che le armi nucleari vengano messe al bando, e che i negoziati per la convenzione inizino con urgenza.

Il Segretario Generale Ban Ki-moon ha già incluso la realizzazione e l'entrata in vigore di una Convenzione tra i cinque punti del suo piano d'azione. Ha ribadito l'impegno quando è venuto a parlare alla conferenza "Disarm Now!" sabato scorso, ma siamo stati delusi dal fatto che non ne abbia parlato nel discorso di apertura, ieri lunedì 3 maggio. Tuttavia, alcuni altri Stati ne hanno fatto cenno già nel dibattito generale (che prosegue oggi).

Il Ministro degli Esteri indonesiano, portavoce di turno del Movimento dei Non Allineati (NAM), ha espresso il sostegno convinto dei 116 Stati del suo gruppo alla Convenzione. "Dobbiamo lavorare insieme intensamente per redigere una Convenzione universale sulle armi nucleari, che contenga un calendario specifico per la realizzazione del disarmo nucleare totale. Perché noi siamo convinti che solo l'eliminazione di tutte le armi nucleari ci garantirà che non vengano mai più usate." E man mano che prendevano la parola, gli altri Stati del NAM hanno ribadito la posizione.

Anche l'Austria, per bocca del Ministro degli Esteri Spindelegger, ha ribadito la sua posizione: "Il modo più efficace per arrivare all'obbiettivo Zero Globale è attraverso uno strumento giuridico universale, che preveda un rigoroso sistema di verifica e controllo multilaterale." L'Austria già l'anno scorso, quando ebbe il turno di Presidenza del Consiglio di Sicurezza, promosse la Convenzione sulle armi nucleari.

Per la prima volta, anche la Svizzera si è unita al coro di Stati che chiedono che inizi il percorso verso la Convenzione. La Ministro degli Esteri Micheline Calomy-Rey ha affermato: "Le armi nucloeari devono essere messe al bando, specificamente con l'entrata in vigore di una Convenzione, come proposto dal Segretario Generale." Convenzione contro le armi nucleari

La Campagna internazionale per la Convenzione ha l'acronimo inglese ICAN; il suo logo è questo, e il simbolo è un braccialetto rosso. Molti materiali si trovano sui vari siti, ed è stata lanciata la giornata globale di azione per la messa al bando delle armi nucleari il 5 giugno prossimo.

Jodie Williams, Premio Nobel per la Pace per la Campagna per la messa al bando delle mine, ha aderito e coordinerà la campagna ICAN. Dice Jodie: "Alcuni governi ci dicono che una Convenzione per la messa al bando delle armi nucleari sia prematura e con scarse possibilità di successo. Non credete loro! Ci dicevano la stessa cosa quando ci impegnavamo per il Trattato per la messa al bando delle mine."

Qualche dato. ICAN è un movimento globale di società civile che rappresenta già oltre 200 associazioni in 60 Paesi. Sondaggi d'opinione eseguiti in 21 paesi nel dicembre 2008 hanno mostrato che il 76% delle popolazioni di quegli Stati sono a favore di una Convenzione che finamente elimini tutte le armi nucleari.

Note: Per ulteriori informazioni sulla Convenzione:

www.icanw.org
www.nuclearabolition.org

Ogni giorno cercheremo di dare spazio alle informazioni dalla Conferenza viste con gli occhi delle organizzazioni che si battono per il disarmo nucleare totale
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